VITERBO – Il 16 settembre, alle ore 18.30, il Museo dei Portici, sede distaccata del Museo Civico Rossi Danielli, avrà il piacere di ospitare la presentazione dell’ultimo romanzo della scrittrice e giornalista napoletana Fiorella Franchini, dal titolo “Pulsa de Nura. La maledizione di Berenice di Cilicia”, Guida Editori.
Il libro racconta il complotto ordito da una setta giudaica ai danni dell’Imperatore di Roma, sullo sfondo dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. e di un tragico amore condannato dalla ragion di stato. Tito Flavio, il generale che aveva saccheggiato e distrutto il Tempio di Gerusalemme, succeduto al padre Vespasiano, ripudia la regina Berenice di Cilicia, sua amante. La donna, costretta a lasciare Roma, accecata dal desiderio di vendetta, incontra in segreto un gruppo di rabbini nella necropoli di Neapolis e chiede loro di pronunciare contro il nuovo Imperatore, la pulsa de nura, terribile maledizione ebraica che porta chiunque ne sia colpito alla morte entro un anno.
L’autrice imbastisce con dovizia di particolari, un racconto avvincente di passioni, intrighi, avventure, in un susseguirsi incessante di colpi di scena e peripezie che costringono i protagonisti a una fuga precipitosa dalle spiagge di Ercolano a Neapolis, passando per Capua, Benevento, i monti del Sannio, fino a giungere a Roma. Si sofferma su insoliti punti di vista, quello degli effetti dell’eruzione del Vesuvio raccontati non da Pompei, prospettiva di solito assunta dalla narrativa corrente, ma da Napoli e Miseno, sulla base delle Lettere a Tacito di Plinio il Giovane, con riferimenti narrativi al recente ritrovamento archeologico dei resti dell’ufficiale romano sulla spiaggia di Ercolano e agli studi sul teschio attribuito a Plinio il Vecchio.
Storia e fantasia si mescolano in un’affascinante sequenza nella quale le uniche costanti sembrano essere il Fato contrario e il sentimento dell’amore nelle sue infinite sfaccettature: passionale e tragico, materno e sentimentale. Un romanzo d’azione che fonde il fascino dell’epopea imperiale con le suggestioni del patrimonio archeologico campano, per suscitare attraverso il mezzo narrativo, una curiosità intellettuale che riscopra e valorizzi i beni culturali e storici della terra del mito.
Fiorella Franchini vive e lavora a Napoli. Giornalista pubblicista, collabora al quotidiano Il Denaro.it e alle riviste online Pannunzio Magazine e Verbum Press. Per oltre dieci anni è stata direttore editoriale del webmagazine napoliontheroad e ha pubblicato undici interviste nell’antologia “Donna è Anima” (Savarese editore).
Ha esordito con i romanzi “L’orchidea bianca” (1995) e “I fuggiaschi di Lokrum” (1998), ispirati ad alcuni conflitti del secondo Novecento, seguiti poi dai thriller “Nanhai” (2002) e “I fuochi di Atrani” (2006). Oltre a “Pulsa de nura, la maledizione di Berenice di Cilicia” (Guida editore marzo 2022), ha pubblicato i romanzi storici “Korallion” (2014) e “Il velo di Iside” (2018), ambientati nella Napoli greca e romana. Ha svolto attività di ufficio stampa e lezioni di giornalismo. È membro di Giuria di Premi letterari, conduce incontri culturali e presentazioni di libri.
La sua postfazione a “Il mio Cuore è Blu”, Edizioni Archeoares 2021, si è aggiudicata il terzo posto al Premio Internazionale Napoli Cultural Classic, 2022. Con il suo ultimo romanzo “Pulsa de Nura. La maledizione di Berenice di Cilicia” ha ricevuto una menzione d’onore al Premio Internazionale Città di Firenze per la sezione Letteratura e ha conquistato un prestigioso riconoscimento internazionale, lo Switzerland Literary Prize, un premio nato per accomunare le popolazioni di tutto il mondo e valorizzare le culture linguistiche.
La partecipazione all’incontro è libera ma si consiglia la prenotazione scritta ai seguenti contatti:
389 0672 580 (whatsapp o telegram)
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