Al Santuario di Santa Rosa XXVII Giornata mondiale della vita consacrata e festa liturgica della “Presentazione di Gesù al tempio”

di ANNA MARIA STEFANINI-

VITERBO – Oggi, 2 febbraio, giornata in cui si festeggia la Candelora e la presentazione del Signore,
si è celebrata la giornata della vita consacrata, presso il santuario di Santa Rosa.
Si è pregato, in particolare, per i religiosi e le religiose della nostra diocesi.

Una giornata che è momento di arricchimento per i consacrati che si ritrovano insieme e per la Chiesa, per ripensare alla bellezza e ricchezza che possiede.

Il Vescovo di Viterbo mons. Orazio Francesco Piazza, alle ore 17, ha presieduto la celebrazione della Santa Messa, in un’atmosfera di raccoglimento e di preghiera.
Una cerimonia intensa e solenne.

La festa liturgica della “Presentazione di Gesù al tempio” è memoria della speciale consacrazione di tanti fratelli e sorelle che hanno scelto di offrire la loro vita a Dio e che, attraverso la loro testimonianza quotidiana, irradiano bellezza sul mondo, rendendo presente l’umanità di Gesù Cristo come principio di cristificazione del mondo e ricapitolazione di tutte le cose in Cristo.

Quest’anno è la XXVII Giornata mondiale della vita consacrata e tutti siamo chiamati a riflettere sul tema: “Sorelle e fratelli per la missione”.

I consacrati e le consacrate, come testimonia la storia, non hanno mai smesso di camminare con gli altri e verso gli altri, soprattutto verso i più deboli e bisognosi, come Santa Rosa, come Teresa di Gesù, S. Filippo Neri, S. Giovanni Bosco, S. Teresa di Calcutta.

“Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà consacrato al Signore»; e per offrire il sacrificio di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani colombi”
Lc 2, 22-24

Quaranta giorni dopo il Natale, la festa della Presentazione di Gesù al Tempio commemora questo evento.

Il Vescovo di Viterbo mons. Orazio Francesco Piazza

Gesù viene offerto a Dio dai Suoi genitori. Quel giorno, il Messia è andato incontro ai credenti.

Per bocca del vecchio Simeone, ispirato dallo Spirito Santo, è stata rivelata la “luce per illuminare le genti”. Attraverso le sue parole profetiche, l’anziano ha annunciato l’offerta di Gesù al Padre sulla croce e la Sua vittoria finale sulla morte (Lc 2, 32-35).

La giornata intensa di preghiera, che si celebra in tutto il mondo, è stata un’occasione per pregare in modo particolare per i religiosi e le religiose presenti nei tanti istituti di vita consacrata, sia essa monastica, contemplativa, claustrale o eremitica, maschili e femminili.

L’annuale ricorrenza religiosa, oltre a essere importante per far prendere coscienza a tutti i fedeli che la vita donata pienamente a Dio è ricca di gioia, è anche un’occasione per chiedere al Signore nuove vocazioni.

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