Al teatro dell’Unione celebrati i 45 anni del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa ed i 10 anni del riconoscimento Unesco (VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Un teatro dell’Unione gremito per celebrare questo pomeriggio i 45 anni della fondazione del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa ed i 10 anni del riconoscimento Unesco del trasporto della Macchina di Santa Rosa come bene immateriale dell’umanità. Presenti le massime autorità civili e militari, tra cui la sindaca Chiara Frontini con molti rappresentati dell’amministrazione comunale, il consigliere regionale Daniele Sabatini, gli assessori comunali Emanuele Aronne e Stefano Floris, i consiglieri comunali Andrea Micci, Antonella Sberna, Francesca Sanna, Matteo Achilli, Marco Ciorba, il prefetto Gennaro Capo, rappresentati delle forze armate, tra cui il comandante della Guardia di Finanza, Carlo Pasquali,  don Luigi Fabbri in rappresentanza del Vescovo Piazza, suor Francesca Pizzaia, madre superiora delle suore Alcantarine del monastero di Santa Rosa, gli ex sindaci Giulio Marini e Leonardo Michelini, l’ideatore  della Macchina di S. Rosa “Sinfonia d’archi” Angelo Russo, l’ideatore di “Gloria” e vincitore della nuova Macchina di Santa Rosa “Dies Natalis”, Raffaele Ascenzi. Sul palco presenti una rappresentanza dei facchini con il presidente del Sodalizio Massimo Mecarini che ha poi chiamato a salire il capofacchino Sandro Rossi, la sindaca Frontini con gli altri ex sindaci Marini e Michelini (Arena era assente in quanto malato, ndr) che hanno ripercorso le tappe che hanno portato all’importante riconoscimento Unesco del trasporto della Macchina di Santa Rosa. Sul palco sono stati invitati anche la referente della rete delle grandi macchine a spalla, Patrizia Nardi, il presidente della Rete Gramas Luca De Risi ed un rappresentante istituzionale del comune di Nola, De Falco.

L’evento si è aperto con i due musicisti della Tuscia, docenti del  conservatorio, Luca Seccafieno e Fabrizio  Viti, che hanno suonato alla tromba e pianoforte l’inno dei Facchini, una dedica a tutti coloro che hanno fatto parte in questi 45 anni di storia del sodalizio dei facchini.

La sindaca Frontini ha rimarcato l’importanza del lavoro corale che ha portato al riconoscimento Unesco, invitando sul palco i sindaci predecessori (Giulio Marini ha presentato il dossier di candidatura e Leonardo Michelini era a Baku quanto dieci anni fa il trasporto della Macchina ha ottenuto il riconoscimento Unesco, ndr). “Santa Rosa bypassa le amministrazioni, i tempi, il riconoscimento Unesco è un momento di confronto tra Viterbo e il mondo – ha affermato la sindaca Frontini-  Tutto questo da dieci anni è diventato patrimonio di tutta l’umanità, insieme a Sassari, Palmi e Nola. Poi festeggiamo i 45 anni del sodalizio. Grazie a chi ha permesso a questa grande comunità di festeggiare i suoi 45 anni e tutti gli anni in futuro perchè rappresentate il cuore della viterbesità, ciò che di più vicino abbiamo all’anima. Una giornata come questa ci permette di essere sempre più comunità”.

Il presidente del Sodalizio dei Facchini, Massimo Mecarini ha ricordato : “45 anni sono tanti ed io ho avuto la fortuna di viverli tutti. E’ stata una grande svolta la costituzione del sodalizio che ha permesso di affrancare i facchini dal costruttore, grazie al sindaco d’allora Rosati. Seconda tappa importantissima è stata nel 1987 quando, a seguito del traporto della macchina che ha rischiato di cadere, è stato affidato definitivamente il trasporto al sodalizio. E poi il riconoscimento Unesco che ha consacrato il ruolo di custodi della tradizione del sodalizio dei facchini di S.Rosa”. Mecarini ha poi ricordato tanti nomi tra cui Nello Celestini. Al riguardo ha ribadito alla sindaca la richiesta di poter dedicare una via o un monumento a Nello Celestini. “Tante belle cose, sofferenze, ostacoli, ma tante soddisfazioni – ha aggiunto Mecarini che ha, quindi,  chiamato sul palco Lorenzo Celestini.

Lorenzo Celestini ha ricordato i 45 anni del Sodalizio: “Dalle diatribe che c’erano dell’epoca con il costruttore, è nato il sodalizio, l’artefice principe è stato Nello. Un pensiero va al ragionier Rosario Scipio ed un altro pensiero e ringraziamento ai due amici musicisti che hanno suonato il nostro inno, nato 45 anni mentre si stava facendo la stesura degli articoli. Una sera mi presentai con la chitarra, è piaciuto ed è nato questo Inno”.

Il capofacchino Sandro Rossi ha affermato : “Io sono entrato qualche anno dopo la costituzione del Sodalizio. E’ stato un percorso di anni in cui il sodalizio si è perfezionato ed ha assunto un ruolo importantissimo insieme alle minimacchine con l’ingresso quest’anno anche alle bambine. Grazie al lavoro di tante persone i riconoscimenti sono arrivati. Quello che alla fine esce fuori, è che credo che ogni anno che passa questa città sia sempre più unita per le feste di Santa Rosa e questo è anche il motivo per cui cerchiamo di organizzare questi eventi, per ricordare cosa proviamo il 3 settembre e per essere sempre d’un unico sentimento. L’auspicio è che quelli che verranno dopo di noi proseguano su questa linea e portino sempre avanti questo discorso. Al di là del fatto religioso, visto che siamo tutti legati a Santa Rosa, abbiamo anche questo grande compito: cercare di far continuare questa festa. Un ringraziamento a tutti coloro che ci hanno dato coraggio a fare tutto questo. Pensate solo che era prima impensabile allungare il trasporto eppure un pezzetto alla volta siamo riusciti a fare anche quello per far vedere la Macchina a più persone, per trasmettere quello che ognuno di noi prova”. E dicendo queste parole Sandro Rossi si commuove.

Un augurio è arrivato anche dall’Avis, con una diapositiva in cui si è letto: “45 anni noi, Avis 65 anni totale 110 e lode”.

E’ stata, quindi, la volta dell’ex sindaco Giulio Marini: “Caro Sandro io a 10 anni stavo sulla salita di santa Rosa quando vennero i facchini che avevano lasciato la Macchina e vennero su piangendo. Quella sensazione da bambino mi ha portato a dire che mi sarei battuto per arrivare a quel risultato che era la magnificenza di Santa Rosa e credo che abbiamo fato qualcosa che era importante per lei e per i suoi cittadini. E’ stato complesso battere la concorrenza nazionale, ma ce l’abbiamo fatta”.

L’ex sindaco Leonardo Michelini ha riferito: “Patrizia Nardi ha fatto un grosso lavoro per aver tenuto insieme la rete. Lavoro fatto con grande serietà. Quello che ho provato a Baku il giorno del riconoscimento è stata una grande emozione per la città di Viterbo. E’ stata una grande soddisfazione. Ricordiamoci che questo è un riconoscimento di un patrimonio immateriale e quando è immateriale bisogna tutelarlo e custodire una cosa immateriale è molto più difficile che custodire una materiale. Il patrimonio immateriale è una cosa diversa, il riconoscimento immateriale punta sul valore che il trasporto rappresenta. Io credo che dobbiamo rinunciare un po’ ad una sorta di esclusività nostra del trasporto, ci deve essere una sovranità universale sul traporto della Macchina di S. Rosa. Il trasporto è un fatto civico e parte dalla devozione della Santa. E questa autenticità ed originalità che ci è data come riconoscimento Unesco non la possiamo tradire. Il sindaco deve fare due passi indietro il giorno del 3 e 4 settembre perché i protagonisti sono loro, i facchini, che rappresentano quella comunità a cui le è stato riconosciuto questo valore di patrimonio”.

Patrizia Nardi ha ricordato come quella della rete delle grandi macchine a spalla era la prima candidatura al mondo che coinvolgeva dei territori dello stesso Stato. “Un’innovazione assoluta, di una difficoltà straordinaria – ha sottolineato – C’era una competizione altissima però noi per la prima volta, forse da visionaria, eravamo la rete delle grandi macchine.  I  sindaci con i quali ho lavorato in questi anni hanno tutti perfettamente compreso l’importanza di questa convenzione. Ecco perché  la rete non è solo patrimonio Unesco,  ma fonte di ispirazione e grandissimo orgoglio e motivo di grande responsabilità. Per questo continuiamo a lavorare per noi, facciamo cooperazione internazionale. Ci sono stati sindaci intelligenti che hanno capito l’importanza di una cosa del genere”.

Il presidente della Rete Gramas Luca De Risi ha aggiunto: “Il nostro capitano è qui, Patrizia, noi come Gramas lavoriamo tantissimo: Il 4 dicembre 2013 abbiamo detto che per noi non era un punto di arrivo, ma di partenza. Dopo 10 anni abbiamo fatto tanta strada grazie ai sindaci, a Patrizia che ci guida e voglio ringraziare il direttivo di Gramas. Tante ore di condivisione,  programmazione, lavoro. Ci confrontiamo, alle volte abbiamo idee differenti, ma alla fine si trova sempre un punto di incontro perché abbiamo ben chiaro il nostro scopo: la tutela e la salvaguardia delle nostre feste, che sono le quattro feste più belle del mondo. Quest’anno abbiamo tutelato tanto la rete, abbiamo fatto fronte comune e lo continueremo a fare contro tutto e tutti. Siamo tutti coesi e compatti e questo deve essere il nostro faro. Sono sicuro che fra 10 anni saremo ancora più belli e più forti di oggi. Noi iniziamo oggi i nostri festeggiamenti che proseguiranno domani a Palmi,  il 15 a Nola e poi Sassari. Viva la rete e viva il nostro riconoscimento Unesco”-

Il presidente Mecarini ha, quindi, ricordato come il prossimo 7 settembre ci sarà presso la sala capitolare del Senato l’evento per l’anniverario del riconoscimento dei 10 anni Unesco.

Infine, Francesco De Falco di Nola ha dichiarato: “Vorrei partire da un concetto: siamo tutti di un sentimento, concetto cardine che ispira il valore di un patrimonio Unesco immateriale. E’ questo legame di essere unti da un sentimento che va al di là del traporto, delle Macchine. Sono dieci anni di un sentimento comune che lega le nostre comunità. In occasione delle nostre feste non esistono più distanze, differenti ed ora questo sentimento non lega solo le nostre comunità ma lega quattro regioni, città che sono unite seriamente da uno spirito di comunità”.

L’evento è proseguito con la consegna delle targhe commemorative ai Facchini che hanno maturato 10-15-20-25-30-35 e 40 anni trasporto e con l’intervento di Raffaele Ascenzi, che ha commentato questo importante momento non solo da ex facchino, ma da ideatore di ben tre Macchine di Santa Rosa.

Di seguito l’elenco dei facchini a cui è stata consegnata la targa:

10 anni di trasporto: Emanuele Bastianelli, Andrea Bocci, Marco Brugiotti, Daniele Costantini, Alessandro Ricci, Marco Struffolino, Martinengo Lanfranco.

15 anni di trasporto: Francesco Cencioni, Luca Di Prospero, Giuliano Giordani, Patrizio Locombi, Luca Mattioli, Alessio Perandria, Luigi Profili, Daniel Rossi, Rodolfo Morbidelli

20 anni di trasporto: Luca Agostini, Vincenzo Aquilina, Claudio Iaschi, Maurizio Marinetti.

25 anni di trasporto: Mario Andreoli, Antonio Canestro, Sante Fabbri.

30 anni di trasporto: Angelo Forieri, Gianluca Roselli, Rodolfo Valentini.

35 anni di trasporto: Marco Latilla, Claudio Piergentili.

40 anni di trasporto: Giovanni Aluisi, Renzo Conticchio, Ventura Massantini.

(foto di Federico Usai, Maria Antonietta Germano e Wanda Cherubini, Video di Wanda Cherubini)

 

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