Alfonso Talotta, tracce tra passato e presente: espone al museo del Colle del Duomo (VIDEO)

di MARIELLA ZADRO-

VITERBO- I Tracciati Urbani, Alfonso Talotta li aveva realizzati negli anni tra il 1979 e 1980, inchiostrando di acrilico rigorosamente nero le ruote della sua Citroen 2CV e imprimendo il segno sulla tela bianca.
L’artista ripropone queste opere in un modo originale facendole dialogare con le opere presenti nel Museo del Colle del Duomo.
La presentazione sabato 23 marzo, da parte della curatrice della mostra dott.ssa Francesca Menna, che ha ringraziato l’artista per aver voluto organizzare la mostra all’interno del Museo. Un ambiente che vuole essere sempre più inserito in un percorso artistico complesso e di forte impatto emotivo.
“Sono tracce di antico che si inseriscono perfettamente nella cornice della Street Art. Per citarne alcune, la traccia molto scarnificata ai piedi del Cristo deposto di Pietro Vanni, il segno dell’incrocio che simboleggia la crocifissione, di scuola michelangiolesca della metà del XVI secolo, i segni a terra davanti al sarcofago etrusco II secolo a.C. Tutta la mostra si articola sulla dualità della vita e della morte, del bene e del male”.
A seguire l’intervento della storica dell’Arte Contemporanea prof. Adriana Camilla Caputo.
“Quello di Alfonso è un gesto antico, che si può ritrovare sia nel Futurismo che nel Dadaismo, sia per la presenza della macchina, ma anche come ready made, in quanto è un oggetto di uso comune che produce opere d’arte. Infatti la ruota lascia una traccia sulla tela, un lungo nastro che non è mai uguale a sé stesso”.
Al termine l’artista ha spiegato come è nato questo progetto, ripercorrendo l’esperienza remota degli anni ’80.
“Visitando questi luoghi, in occasione di una mostra, ho ripensato ai miei tracciati urbani. E dopo 45 anni ho pensato a questi tracciati, ad un ribaltamento, come spesso la storia ci offre. Quindi mettendo a terra le mie opere, perché sono nate nella strada a terra, ho pensato che potessero convivere due linguaggi. Ed ecco l’abbinamento con la Madonna del Cavarozzi di scuola Caravaggesca e la mia, trittico in bianco e nero, che prende un significato anche sociale. Infatti, quando le metti in terra, cambiando la prospettiva, cambia anche il significato. Al visitatore si offre la possibilità di un’esperienza unica: esplorare tra passato e presente due linguaggi, apparentemente contrastanti, che permettendo di scoprire delle nuove valenze linguistiche”.
La mostra è allestita presso il Museo Colle del Duomo, situato in piazza San Lorenzo a Viterbo. Le visite saranno possibili dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, mentre il sabato e la domenica sarà aperta dalle 10.00 alle 18.00 (anche sabato Santo e domenica di Pasqua, ultimo ingresso sempre 30 minuti prima della chiusura).
Per ulteriori informazioni sull’artista e sulla mostra, è possibile contattare Alfonso Talotta via email all’indirizzo alfonso.talotta@fastwebnet.it o visitare il suo sito web www.alfonsotalotta.com.

 

 

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