Allarme condizioni carcerarie a Mammagialla: detenuti protestano, carenze di personale e sovraffollamento

di REDAZIONE-

VITERBO – La situazione nel carcere di Mammagialla è stata descritta come insostenibile dalla consigliera generale del Partito Radicale, Ilary Valbonesi. Durante l’iniziativa “Ferragosto in carcere”, che ha permesso a una delegazione di entrare nel penitenziario per valutare le condizioni dei detenuti, Valbonesi ha riferito che si verificano gravi situazioni di tensione, con detenuti che incendiano materassi, sporcano le celle e lanciano feci contro le pareti.

Tra i dati preoccupanti, emerge il fatto che ci sono stati nove tentativi di suicidio, dieci aggressioni fisiche al personale e 104 casi di autolesionismo. Entrambe le autolesioni e le aggressioni al personale sono in aumento. Valbonesi ha citato la carenza di personale di polizia penitenziaria come uno dei fattori principali che contribuiscono a questa situazione critica.

Attualmente, l’organico effettivo di personale è inferiore al previsto, con soli 217 membri rispetto ai 343 previsti. Questa carenza di personale influisce negativamente sulla gestione del carcere, causando sovraffollamento e condizioni inadeguate per i detenuti. La capienza regolamentare della prigione è di 440 detenuti, ma attualmente ospita 606 persone, di cui 432 sono detenuti definitivi. Le nazionalità rappresentate includono italiani, rumeni, albanesi e nordafricani.

Valbonesi ha sottolineato che l’amministrazione penitenziaria è sotto pressione a causa della mancanza di personale, e malgrado i loro sforzi, sono costretti a tenere detenuti in celle non adeguate. La situazione è paragonabile a quella precedente alla sentenza Torreggiani, che ha riconosciuto il sovraffollamento carcerario in Italia come una violazione dei diritti umani.

Durante la visita di Valbonesi e della sua delegazione al carcere di Mammagialla, sono state riscontrate gravi criticità nonostante alcune attività positive come laboratori di sartoria e falegnameria. La delegazione ha espresso la necessità di redigere una relazione completa sulle condizioni del carcere e inviarla alle autorità competenti.

Le preoccupazioni sollevate da questa iniziativa richiamano l’attenzione sulla situazione delle carceri italiane e sottolineano l’urgenza di affrontare le carenze strutturali, il sovraffollamento e il benessere dei detenuti per garantire il rispetto dei loro diritti umani fondamentali.

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