Alle terme dei Papi “La musica dipinta da Caravaggio” e la presentazione dell’antologia di poesie “Impronte” di Anna Maria Stefanini e Nadia Pascucci

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- “Impronte”  è il titolo dell’antologia di poesie scritte dalle poetesse Nadia Pascucci e Anna Maria Stefanini, presentata questo pomeriggio alle ore 18 alle Terme dei Papi di Viterbo. Il titolo, come spiegato dalle due poetesse, nasce perché le impronte sono segni indelebili che la realtà esterna determina sulla coscienza e che portiamo sulla pelle o nella memoria. Alla presenza del sindaco Giovanni Maria Arena, del senatore della Lega, Umberto Fusco, del presidente del consiglio Stefano Evangelista, del capogruppo della Lega in consiglio comunale, Andrea Micci e dell’assessore comunale Claudio Ubertini, l’evento ha visto la partecipazione del prof. Franco Leone, storico e critico d’arte, che ha aperto l’incontro evidenziando con alcune slide la musica dipinta da Caravaggio, prendendo ad esempio La fuga in Egitto, la Madonna con il bambino, il Suonatore di liuto di San Pietroburgo.

Il senatore Fusco ha, quindi, consegnato una targa che le due poetesse hanno fatto realizzare per il prof. Leone. Ha preso poi la parola il sindaco Giovanni Arena che ha evidenziato come da anni le due poetesse deliziano i lettori con i lori scritti. “Qualche giorno fa ho letto il I canto dell’Inferno e mi sono di nuovo appassionato, tanto che mi sono proposto di impararmelo tutto a memoria – ha affermato il primo cittadino- Capisco lo sforzo e l’impegno per esprimere il proprio stato d’animo e poi metterlo per iscritto”. Il sindaco ha poi parlato dei finanziamenti che quest’anno Viterbo ha ricevuto, ben 60 milioni di euro da spendere per la città, in particolare sulla qualità dell’abitare, per quartieri come Santa Barbara, Pianoscarano. Ha poi detto che a giorni inizieranno i lavori per sistemare piazzale Gramsci e tutti i restanti finanziamenti serviranno per asfaltare le strade di Viterbo. La città ha 420 km di strade. Ha poi fatto i migliori auguri alle due poetesse.

Ha preso, quindi, la parola Nadia Pascucci, che ha spiegato come la serata sia nata dal desiderio di proporre uno scambio e un confronto  tra i diversi tipi di arte. “Avere poi creato questa raccolta poetica, Impronte, è avvicinare sempre di più i giovani alla poesia. Il bisogno di poesia non è cosciente, ma va coltivato. E’ anche un educare alla sensibilità: la poesia non emargina, ma unisce, racconta le imperfezioni che accomunano ogni essere umano. E’ uno scavare a fondo nei nostri cuori, è lasciare un segno, scrivere è lasciare un’impronta nell’anima affinché le parole non si perdano nell’abisso dell’indifferenza. Ecco il titolo “Impronte”. Ci auguriamo che i nostri versi possano far volare, emozionare. Quando i versi incontrano la musica, l’immagine, la voce si creano emozioni”.

Anna Maria Stefanini ha aggiunto: “Le mie impronte e quelle di Nadia si sono incontrate casualmente nel periodo del lockdown e ci siamo trovate in sintonia. La poesia è per noi un ponte che unisce. Più difficile è lasciare impronte su questa terra, ma per farlo bisogna fare del bene. Per questo che abbiamo deciso di donare il ricavato della vendita del nostro libro in beneficenza. Amiamo sia la scrittura orizzontale che quella verticale, della poesia. Nella poesia si cerca di limare le parole inutili per lasciare l’essenza. Sia io che Nadia siamo insegnanti e vogliamo trasmettere i valori della poesia alle nuove generazioni”.

Diego De Nadai, doppiatore ed attore ha, quindi, presentato alcune poesie di “Impronte”  da lui lette e riportate in alcuni video. “Mi è molto piaciuto il titolo di questa antologia perché è una testimonianza di presenza, è un rapporto con il tempo – ha detto- Le poesie sono molto chiare, descrivono l’animo delle due poetesse”. Il sindaco Arena ha quindi consegnato una targa a De Nadai.

Un piccolo momento musicale è stato poi offerto da Daniele e Giampiero Lattanzi.

E’ stata poi la volta dell’attore, scrittore e sceneggiatore Piermaria Cecchini, che ha letto alcune pagine del suo libro “Una vita abbastanza” ed ha evidenziato: “Ascoltare la poesia è un luogo dove il tempo si ferma. Siamo di fronte ad un oceano di parole confuse. La poesia ci insegna a fare nostri anche modi espressivi di altri, a dire parole come amico, ti amo, ti voglio bene, che sono parole importanti, danno significato a queste parole. Abbiamo anche disimparato a leggere. Queste letture ci trasportano in una direzione più vera, umana. E’ un grosso atto d’amore questo e non dobbiamo perderlo. Noi siamo testimoni attivi di questa rinascita dopo il brutto periodo che abbiamo passato e dobbiamo avere un punto felice: la poesia, l’arte sono un punto felice.

Infine, Luciano Proietti, presidente di Archeotuscia, ha parlato delle recenti attività dell’associazione e del prossimo impegno nel ripulire il sito di Castel d’Asso. La serata si è conclusa con la consegna di due targhe e di un omaggio floreale alle due poetesse. L’evento è stato presentato dalla brava giornalista Cristina Pallotta. Nella sala, in esposizione alcune copie museali del Caravaggio, realizzate dalla pittrice Felicia Caggianelli, direttrice del periodico Tracciati d’Arte e nota giornalista e del pittore Stefano Martini. Presenti, tra gli ospiti Maurizio Donsanti , la presidente dell’associazione culturale Calliope Maria Buongiorno ed una rappresentanza del gruppo Dipartimento Politiche Femminili e della famiglia della Lega di Viterbo.

Foto di FEDERICO USAI.

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