Alle Terme dei Papi operativo il nuovo albergo Niccolò V

di WANDA CHERUBINI –

VITERBO – Un nuovo look per l’hotel Niccolò V presso le Terme dei Papi. Un’opera di restyling importante, per rendere non solo più ampia la struttura ricettiva con altre nuove stanze, ma anche un vero e proprio ammodernamento dell’albergo con camere domotiche e design di avanguardia. In totale 2 milioni di euro quelli spesi per l’albergo dalla famiglia Sensi, che gestisce le Terme dei Papi comunali. Altri 3 milioni sono in previsione per la nuova piscina in parte coperta e l’ampliamento dei servizi che ruotano intorno alla piscina, quali spogliatoi, docce, bagni, ma anche sala relax. In attesa dell’ok formale del Comune, intanto, i Sensi hanno approfittato della chiusura della struttura a causa del Covid per portare avanti un importante lavoro di restyling interno ed esterno dell’albergo quattro stelle superior. Una rivisitazione non solo del piazzale esterno e dello stesso sito e logo dell’albergo, ma delle camere, sia quelle già presenti, che sono state completamente ristrutturate, che le nuove, tutte domotiche. “Abbiamo fatto una scelta coraggiosa per prepararci al momento opportuno – ha spiegato Fausto Sensi – La cosa che potevamo fare subito erano le opere interne. La ricettività era carente in questa struttura, noi aspireremmo all’ex terme Inps, ma nell’attesa abbiamo ampliato le camere, passando da 27 a 33 camere. Maggiorando anche il servizio, una serie di servizi collegati dovevano essere rivisitati quali la reception, la sala colazione, il bar ed il ristorante. C’è una zona di ingresso di tutti i clienti e prevediamo di mettere un ascensore che porterà direttamente al primo piano del ristorante. La clientela sarà sempre più esigente, la gente vuole un servizio al massimo e noi dobbiamo essere migliori. Oggi il servizio va reso più fruibile possibile. L’ambiente lo abbiamo valorizzato al meglio. Il tempo ci ha aiutato a capire meglio quello che la gente vuole ed oggi possiamo cercare di coinvolgere mercati che prima non era possibile neanche tentare di agganciare. Adesso cominciamo ad essere presenti”. Fausto Sensi parla poi dell’altro progetto quello della piscina: “Per la piscina abbiamo avviato da tempo i contatti con l’amministrazione e li abbiamo fatti venire per constatare di persona l’effettiva nostra proposta e tutti i consiglieri comunali si sono finora complimentati. I tempi dell’amministrazione sono però cadenzati. Adesso attendiamo che sblocchino le nostre richieste dal punto di vista formale. Abbiamo chiesto solo in aggiunta al vecchio tempo di gestione 13 anni di più, fino al 2047 per ammortizzare questa spesa di 5 milioni di euro. Secondo noi è un’ottima proposta e speriamo che la recepiscano. Non è possibile pensare che non siano gradite ed utili per la città iniziative di questo genere. Per la piscina al coperto attendiamo che il Comune formalizzi le intenzioni. Sono convinto che di qui a breve la cosa possa sbloccarsi. Sarà un potenziamento della zona dei servizi della piscina, che è il punto cardine di questo stabilimento, che va valorizzata ancora meglio, dotandola di 1700 metri di nuovi servizi e zone relax e una parte di questa zona sarà dotata di una piscina per metà coperta che si collegherà con l’altra piscina e questa ci consentirà di utilizzare la struttura 365 giorni l’anno. Le altre stazioni termali funzionano anche di notte. Abbiamo mantenuto lo stesso quantitativo di acqua termale, ovvero 35 litri al secondo. Abbiamo tolto alcune cose che andavamo di meno”.Ed a proposito del quantitativo di acqua termale, Fausto Sensi spiega: “Siamo a zero nella riabilitazione. Potremmo coinvolgere tante realtà. Abbiamo anche la fangoterapia, che è uno dei nostri punti forti, visto che abbiamo un fango vergine del laghetto del Bagnaccio maturato da sempre. Questi fanghi li facciamo soltanto agli utenti del luogo. Se potessimo pubblicizzare nella maniera che serve,  almeno a livello nazionale, potremmo fare molto di più. Purtroppo sfruttiamo 1/3 di quello che è il nostro potenziale perché non abbiamo l’acqua. Comunque il vecchio stabilimento sarà migliorato senza aumentare il fabbisogno dell’acqua, mettendo il Comune così nelle condizioni di non poterci dire di no”.

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