Ambiente, Marcelli (M5S Lazio): “Chiesto l’impegno per l’istituzione a monumento naturale dell’altopiano di Prato Campoli”

ROMA – “L’altopiano di Prato di Campoli, ricadente nell’area dei Monti Ernici, con la sua particolare faggeta e le peculiari caratteristiche morfologiche, faunistiche e floristiche, merita di diventare monumento naturale. Un posto di una rara bellezza nel quale ammirare paesaggi e ricchezze naturali che portano ulteriore pregio e valore a questo territorio. Dopo un confronto con il Movimento 5 Stelle di Veroli, si è giunti alla conclusione che fosse necessario aumentare le tutele di questo importante patrimonio naturale. Da qui la mozione presentata in Consiglio regionale , per chiedere un impegno al Presidente della Regione per l’istituzione del Monumento Naturale “dell’ altopiano di Prato di Campoli”.

Lo dichiara Loreto Marcelli, capogruppo M5S alla Regione Lazio.

“L’area –  continua Marcelli –  proprio per le sue ricchezze ambientali, è già tutelata dalla direttiva UE «Natura 2000» ed è inserita tra le Zone a Protezione Speciale, così come le vette più alte sono classificate Sito di Interesse Comunitario. La Regione Lazio, con la legge regionale n.29/97 si è posta l’obbiettivo, attraverso la creazione di un sistema di aree naturali protette, nonché mediante l’istituzione dei monumenti naturali e l’individuazione dei siti di importanza comunitaria, di proteggere gli ambienti naturali  di particolare pregio come l’Altopiano di Prato di Campoli”.

“Stiamo parlando – conclude il Consigliere M5S di Veroli, Gianluca Primi – di un pianoro che si sviluppa in lunghezza per circa 3,5 km e che racchiude un tesoro naturalistico fatto di specie vegetali e animali considerati a livello comunitario come meritevoli di conservazione, tra cui ad esempio i Faggeti degli Appennini e la Rosalia Alpina, un coleottero raro e vulnerabile, ed è per questo che riteniamo opportuno aumentare il livello di valorizzazione e tutela dell’Altopiano con l’obiettivo di preservarlo, garantendone un uso sostenibile per le generazioni presenti e quelle future”.

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