ROMA – Per gli Amici della Terra i dati mostrano che è necessario superare l’impostazione dell’European Green Deal. Senza questo cambiamento non si potranno raggiungere gli obiettivi possibili di riduzione di gas climalteranti.
“Ci siamo resi conto che proporre obiettivi sempre più alti attraverso strumenti e percorsi che non hanno attinenza con la realtà, rischia di portare l’Europa al suicidio” ha dichiarato Monica Tommasi Presidente degli Amici della Terra.
È necessario che nella Strategia di attuazione del PNIEC e nella partecipazione al processo di aggiornamento delle politiche energetico-ambientali dell’UE, l’Italia dia seguito alle seguenti priorità di intervento.
“Sono sempre di più le prove sull’impossibilità di fare tutto quello che il Green Deal ha previsto, così come è impostato. La nuova Commissione e il Parlamento dovrebbero prenderne atto subito e cambiare il percorso e gli strumenti, concentrandosi su quello che realmente si può fare per la decarbonizzazione con le tecnologie a disposizione.
E’ questo il senso del rapporto che abbiamo prodotto quest’anno. Abbiamo voluto misurare la distanza tra gli obiettivi dichiarati al 2030 e la realtà, non per assecondare chi ideologicamente o per interesse vuole sempre “fare di più e subito” ma per rendere evidente che non bisogna perdere altro tempo per decidere di cambiare strada. La nuova strada non può essere che quella dell’efficienza energetica e di un programma nucleare, forse più difficile da intraprendere nell’immediato, ma che darà risultati certi nel medio periodo e per il futuro” conclude Tommasi.
Nello specifico bisogna agire secondo diverse linee di sviluppo:
Priorità all’efficienza energetica valorizzando le esperienze italiane già disponibili.
Migliorare l’efficienza energetica nelle attività produttive contrastando la
Detrazioni fiscali sostenibili per la finanza pubblica per rilanciare il processo di riqualificazione energetica degli edifici.
Valorizzare le eccellenze italiane per la decarbonizzazione come la filiera delle pompe di calore elettriche.
Dare un ruolo ai biocombustibili nella transizione energetica nei trasporti.
Rafforzare l’impegno per la riduzione delle emissioni di metano.
Monitoraggio annuale sui costi benefici delle politiche di decarbonizzazione per scelte consapevoli.
Una normativa per consentire in modo trasparente e informato la riapertura dell’utilizzo dell’energia nucleare in Italia.
Strategia di politica industriale mirata per le filiere italiane delle tecnologie nella decarbonizzazione.
Misure di promozione per gli impianti fotovoltaici su coperture.
Dimensionamento degli obiettivi di sviluppo degli impianti eolici solo se compatibile con la tutela dei valori paesaggistici e ambientali del territorio.
È quanto si è discusso oggi nel corso della prima giornata della XVI Conferenza Nazionale Sull’efficienza Energetica “Efficienza nell’uso e nella Produzione di Energia”, che si è svolta a Roma a palazzo Rospigliosi. Domani il dibattito continuerà ponendo l’accento sulla efficienza nel settore civile e sulle opportunità date dall’energia nucleare.