Amodio: “Rendere attrattivo il SSN e smaltimento delle liste d’attesa, nella legge di bilancio lo sforzo del Governo Meloni”

Riceviamo e pubblichiamo: “Il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è stato travolto dall’imponente definanziamento verificatosi negli anni e dall’incapacità̀ dei Governi di rimettere la sanità pubblica al centro dell’agenda politica.
La pandemia del Covid lo ha ulteriormente indebolito, in quanto l’aumento del finanziamento pubblico negli anni 2020-2022 è stato interamente assorbito dall’emergenza senza consentire alle Regioni di tenere i conti in ordine.
La recente Legge di Bilancio illustrata dal Ministro della Salute Orazio Schillaci alla X commissione Affari Sociali, Sanità e Previdenza Sociale del Senato offre alcuni spunti di riflessione.
Le cifre stanziate, pari a 136 miliardi di euro fanno ben sperare soprattutto per la loro allocazione.
Più volte abbiamo certificato come serviva una visione sul SSN, che definendo quante risorse pubbliche investire per la salute e il benessere delle persone, distribuisca le risorse stesse in servizi essenziali e innovazioni, aumentando il valore della spesa sanitaria.
In questo ambito un passaggio essenziale è il finanziamento per l’aggiornamento dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), strumento fondamentale per monitorare le Regioni, facilitare l’accessibilità alle innovazioni, e garantire l’uniforme esigibilità dei LEA in tutto il territorio nazionale.
Altro contenuto della Legge di Bilancio è il rilancio delle politiche sul personale sanitario. Le risorse stanziate avranno un duplice effetto. Da una parte si offre una disponibilità finanziaria immediata per rispondere all’esigenza di ridurre i tempi delle liste di attesa, dall’altra di valorizzare il SSN in termini di offerta economica, rendendola appetibile alle nuove generazioni, spesso attratte dal mercato privato. Quest’ultimo argomento è particolarmente attuale alla luce dei dati emersi dai test di accesso delle scuole di specializzazione, che per l’anno accademico 2023-24, denunciano come nell’area dell’emergenza il 70% delle borse di studio non saranno assegnate per mancanza di iscritti. A tale situazione è da associare la constatazione che il personale medico attualmente impiegato nel nostro SSN ha l’età media più alta in Europa. Un binomio impressionante che un Paese civile deve al più presto scongiurare.
Un ultimo obiettivo della Legge di Bilancio, sottolineato dal Ministro Orazio Schillaci, è quello di incentivare lo sviluppo delle Case e degli Ospedali di Comunità al fine di garantire una presa in carico dei pazienti sul territorio. Tale strategia è un’ulteriore possibilità per migliorare l’accessibilità alle cure, in particolare per le persone più fragili, per le quali purtroppo i dati attuali indicano un tasso di mortalità superiore del 30%.
Credo in definitiva e per i motivi sopra ricordati che sia da riconoscere come gli investimenti messi in campo dall’ultima Legge di Bilancio esprimono, dopo molti anni, l’intenzione e lo sforzo di un Governo di affrontare le criticità del nostro SSN, riconoscendolo come una delle conquiste sociali della nostra democrazia”.
Pietro Amodio

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