Ampliamento discarica Monterazzano, interviene Luisa Ciambella

VITERBO – Riceviamo da Luisa Ciambella la nota in merito al consiglio comunale straordinario sull’ampliamento della discarica di Monterazzano e pubblichiamo: “Dall’amministrazione del cambiamento, all’amministrare dei silenzi, Viterbo merita altro di questo palese esempio di incoerenza”. Il consigliere comunale, Luisa Ciambella, capogruppo di Per il Bene Comune, esprime profondo rammarico per i metodi e i modi tutt’altro che democratici e volti al confronto dimostrati dall’amministrazione Frontini anche in occasione dell’ultimo consiglio comunale straordinario sulla discarica di Monterazzano.

“Finita la festa gabbato lo santo, si dice di chi fa dell’incoerenza il proprio tratto distintivo – sottolinea Luisa Ciambella -. E’ così, purtroppo per i Viterbesi, che si sta identificando l’amministrazione Frontini che, addirittura, oltre alle insolite dimenticanze aggiunge strani e discutibili silenzi, come avvenuto nel caso della discarica di Montereaazno. Intanto convoca un consiglio comunale straordinario in maniera strumentale, senza nessun tipo di confronto, e soprattutto senza mai aver presentato osservazioni formali all’ampliamento della discarica. Poi esclude qualsivoglia possibilità di esprimere le proprie posizione. E alla fine sceglie di andare a braccetto con chi ha ridotto la Tuscia a pattumiera di tutta la Regione. Insomma un cambiamento di posizioni più che di strategia visto che per il Comune di Viterbo, la prospettiva resta la stessa: tante chiacchiere, pochi fatti e a rimetterci sono i cittadini di Viterbo e della Tuscia”.
“Nel solo tentativo di ripulirsi dalle responsabilità di non aver presentato atti formali per bloccare l’ampliamento della discarica di Monterazzano – precisa Ciambella – l’amministrazione Frontini ha addirittura concesso ai sostenitori di Zingaretti, coloro che hanno approvato la legge che ha trasformato Viterbo nella discarica del Lazio, di ergersi a paladini della tutela del territorio. Un mix letale di demagogia e presunzione che rischia di affossare irreparabilmente il futuro della città. È evidente che c’è una responsabilità chiara in tutta questa situazione ed è quella della giunta Zingaretti e di chi lo rappresentava sul territorio, che senza sincerarsi delle conseguenze, hanno fatto sì che si esaurisse l’autonomia della Tuscia rispetto al conferimento dei rifiuti nella discarica di Monterazzano. Per questo ora risulta inevitabile ampliare la discarica, ma soltanto per le necessità della nostra provincia e di quella di Rieti”.
“Da anni combattiamo questa battaglia proponendo già in campagna elettorale per le ultime comunali un referendum abrogativo parziale del Piano Regionale che abbiamo congelato proprio perché il presidente Francesco Rocca ha subito accolto la nostra proposta di salvaguardare la Tuscia impegnandosi a modificare il Piano regionale dei Rifiuti garantendo autonomia ai territori. Certamente la modifica del Piano regionale non sarà un procedimento semplice, ma in questo modo si tutelerà la nostra provincia dalla tentazione di trasformarla nella pattumiera del Lazio. È ora di prendersi il coraggio, e farlo con gli atti e non con le chiacchiere, di difendere la Tuscia dalle speculazioni ambientali, di riportare la politica al tempo della dignità, quando si agiva per tutelare la propria terra e non per svenderla in cambio di posizionamenti e discutibili riconoscimenti”.
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