Ampliamento discarica Monterazzano: la battaglia di Chiara Frontini per la difesa di Viterbo e l’intervento del consigliere regionale Panunzi

di REDAZIONE-

VITERBO- La questione dell’ampliamento della discarica di Monterazzano, nel territorio di Viterbo, è giunta a un nuovo capitolo. Dopo il Consiglio straordinario tenutosi giovedì e la conferenza dei servizi svoltasi venerdì, la Regione Lazio sembra inclinata verso l’approvazione di un quarto invaso presso l’impianto di Ecologia Viterbo. Tuttavia, la determinata risposta della sindaca Chiara Frontini ha gettato una nuova luce su questa controversa decisione.

La prima cittadina di Viterbo ha espresso la sua forte opposizione all’ampliamento proposto, difendendo la provincia e i suoi abitanti. Frontini ha sottolineato l’eccezionale impegno di Viterbo nei confronti della raccolta differenziata, evidenziando che la provincia gode del più alto tasso di raccolta differenziata nel Lazio e ha implementato un piano provinciale avanzato per la gestione dei rifiuti. Nonostante questi sforzi, Viterbo rischia di subire ulteriori impatti negativi dall’ampliamento della discarica.

Frontini ha ribadito il principio di solidarietà che dovrebbe guidare le decisioni regionali, ma ha criticato l’approccio attuale che sembra penalizzare Viterbo. Ha sottolineato che la mancanza di impianti di smaltimento rifiuti in altre province ha portato a una situazione in cui Viterbo è costretta a ricevere rifiuti da molteplici fonti. La sindaca ha denunciato la classe politica per la mancanza di chiara frontiniazioni concrete negli ultimi dieci anni, sottolineando che Viterbo sta ora pagando il prezzo di questa inazione.

La sindaca ha supportato le sue argomentazioni con dati concreti. Ha sottolineato che il gestore dell’impianto aveva comunicato alla Regione che il quantitativo settimanale di rifiuti conferiti ammontava a circa 2750 tonnellate, equivalenti a 143mila tonnellate all’anno. Tuttavia, secondo la Regione, il fabbisogno reale della provincia sarebbe tra 9mila e 17mila tonnellate all’anno. L’ampliamento proposto, che potrebbe arrivare a un milione di tonnellate, rischierebbe quindi di esacerbare il problema.

frontini 2Frontini ha concluso il suo intervento affermando che l’autorizzazione dell’ampliamento avrebbe avvantaggiato solo Viterbo, senza affrontare il problema sottostante. Ha criticato la tempistica delle discussioni, che avvengono durante il mese di agosto quando si presume che l’attenzione pubblica sia distolta. La sindaca ha riaffermato il suo impegno a proteggere gli interessi dei cittadini di Viterbo e della regione circostante, promettendo di denunciare questa situazione a ogni livello necessario.

Enrico Panunzi, consigliere regionale del Partito Democratico, si è espresso con apprensione riguardo al parere dell’area rifiuti della Regione Lazio sulla questione. Secondo Panunzi, l’approvazione dell’ampliamento della discarica porterebbe a conseguenze ecologiche potenzialmente disastrose per la provincia.

enrico panunziNegli ultimi tre anni, Viterbo ha accolto ben 983mila tonnellate di rifiuti provenienti da tutta la regione, una situazione che Panunzi definisce “una bomba ecologica”. Il consigliere regionale critica il ruolo della politica nel gestire la questione dei rifiuti, sottolineando l’importanza di prevenire problemi futuri anziché subirli.

Panunzi evidenzia i rischi derivanti dall’ampliamento della discarica, che comporterebbe l’aggiunta di 960mila metri cubi, pari a oltre un milione di tonnellate di rifiuti. Egli afferma che la discarica di Casale Bussi, autorizzata nel 2008, ha accumulato un milione e 450mila tonnellate di rifiuti in soli 15 anni. Panunzi solleva inoltre preoccupazioni riguardo ai nuovi tipi di rifiuti che verrebbero smaltiti nella discarica, come ceneri pesanti e scorie derivanti dai termovalorizzatori, indicando che questi rifiuti sono gestiti per la prima volta in modo ordinario.

Panunzi critica anche il fatto che l’ampliamento proposto sembra essere deciso in modo unilaterale senza considerare la situazione delle altre discariche nella regione. Egli sottolinea che molte discariche nel Lazio sono state chiuse o hanno avuto problemi, portando a una maggiore pressione su Viterbo. Panunzi richiama l’attenzione sulla necessità di valutare il fabbisogno effettivo di Viterbo in termini di smaltimento dei rifiuti, prima di prendere decisioni che potrebbero avere impatti a lungo termine.

Panunzi conclude sottolineando che Viterbo non può continuare ad essere il punto di scarico di tutta la regione e che l’ampliamento della discarica potrebbe portare a una situazione ecologica insostenibile. Egli esorta a valutare attentamente le implicazioni dell’ampliamento prima di procedere e suggerisce che la priorità dovrebbe essere data a soluzioni a lungo termine che coinvolgano l’intera regione del Lazio.

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