ROMA – Dall’1 al 4 dicembre all’Auditorium Antonianum di Roma si è tenuto il congresso nazionale dell’Arci a cui hanno partecipato circa 500 delegati da tutta Italia.
Anche Arci Viterbo ha preso parte al congresso con la delegazione Lazio, contribuendo alla discussione nazionale che ha centrato temi nodali per il futuro dell’associazione e il suo ruolo politico, sociale, culturale nel paese.
La pandemia, la riforma del terzo settore, i rincari dei costi dell’energia e le crisi internazionali hanno messo a dura prova l’agire associativo e causato la chiusura di molte basi associative. Ma l’Arci è apparsa più vitale e reattiva che mai in un congresso denso di contenuti, attento alle questioni delle diseguaglianze sociali e territoriali, ai temi della giustizia climatica, dei diritti civili e della necessità di valorizzare il protagonismo culturale dell’associazione nel paese.
Al termine della votazione, la presidente onoraria Luciana Castellina ha proclamato Walter Massa presidente nazionale.
“Cura e prossimità – ha detto Massa durante il suo primo saluto – sono state la priorità di questi mesi pre e post pandemici e dovranno essere il motore che ci guiderà anche nel prossimo futuro. Abbiamo un compito difficile da svolgere che è quello legato ad una lotta serrata alla solitudine delle persone che produce paura, intolleranza ed egoismo”.