Anci: Ciambella a Decaro, in crisi tutti amministratori locali

ROMA – Secondo la consigliera comunale di Viterbo, Luisa Ciambella “una riforma concepita
per esaltare il potere locale  ha trasformato l’elezione diretta del Sindaco nel collo di bottiglia della democrazia comunitaria. Le assemblee elettive hanno perso il ruolo che un tempo avevano, troppo facilmente classificato sotto la sigla di assemblearismo improduttivo. I consiglieri comunali sono ormai degli amministratori di serie B: le cose che contano le decide e le gestisce il vertice
municipale, ovvero il ‘sistema’ (giunta, dirigenza amministrativa e manager delle societa’ partecipate) che ruota attorno al Sindaco con tutte le limitazioni del caso, avendo certe le responsabilita’ ma non le risorse. L’effetto e’ quello di una evidente frustrazione collettiva, dato che il confronto nelle aule consiliari ignora a questo punto il valor  della dialettica positiva tra maggioranza e opposizione. I due schieramenti misurano, per ragioni diverse, il ‘ricatto’ di una disposizione che impedisce di correggere strutturalmente il percorso amministrativo, essendo la sfiducia al Sindaco foriera di scioglimento del Comune”. Per l’esponente Pd “Varrebbe dunque la pena che un’Associazione fedele alla sua storia come l’Anci, che nasce all’alba del Novecento, per rappresentare un momento di solidarieta’ a tutto campo tra gli amministratori locali, dedichi un adeguato spazio a cio’ che viene emergendo in questa notte delle autonomie locali. La prossima Assemblea annuale guadagnerebbe allora prestigio se fosse animata da questo interrogativo sull’ubi consistam della ‘repubblica delle autonomie’. Proviamo a fare un salto in avanti”.(AGI)

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