di LORENA PARIS-
VITERBO- Continua, anche questo martedì, il viaggio attraverso l’elemento “ suono” del linguaggio poetico. Molto usato dai Poeti è l’accostamento di parole simili per il loro suono, ma di significato diverso (Paronomasia). Famosissime le parole come “ sedendo e mirando” scelte dal grande Leopardi nel suo celebre “ L’Infinito”.
Chissà quante poesie, con paronomasie, vi verranno in mente, ora!E’ la notte
Nasconde una nuova ombra.
È la notte.
Getta il suo scudo nel vento
sfila le lance dal petto
le abbandona nel luogo confuso
col tempo.
Guerriera vinta da sensibili indugi
ritorna ferita ad aprire i segreti
le stanze d’incenso e d’intenso
nel sempre stregate.
Canta d’amore alle figlie mai nate
e compone
chiari mosaici di sogni
sopra le storie opache e spezzate.
Lorena Paris
Ascolta la poesia dalla voce dell’autrice
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