“Anima Stremata” onirica performance dell’artista Stefano Cianti al Museo Colle del Duomo di Viterbo

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO – Il Museo Colle del Duomo di Viterbo, sabato 8 marzo, ha accolto nella Giornata internazionale della donna una straordinaria opera dell’artista Stefano Cianti, nata per ricordare la travagliata e sofferta storia della scultrice Camille Claudel (1864-1943), allieva e amante di Auguste Rodin. Un’artista che per la sua vita, all’epoca scandalosa, viene prima rifiutata dalla famiglia e dalla società e poi internata per lunghi anni in un manicomio,dove muore nel 1943.

“Anima Stremata”, è un’opera onirica e di grande suggestione che mostra, da un lembo di un telo bianco illuminato e semiaperto, il viso dallo sguardo tristissimo di Camille, quasi una sindone, che timidamente prende posto nella sala, tra figure di vergini e madonne le quali, in questa speciale giornata, l’accolgono in un virtuale abbraccio consolatorio. Alla base del telo, tra pietre frantumate, s’intravede una piccola ombra evocativa da cui parte un filo, quasi ombelicale, che raggiunge la testa appena affacciata.

Ma ecco che le note musicali del maestro Giammarco Casani e la lettura di un testo poetico scritto dallo stesso Cianti ed affidato all’attore Manuele Pica annunciano, davanti a un numeroso pubblico, la performance artistica di Stefano Cianti, il quale si avvicina all’opera e con un pennello traccia sul telo, immaginato come una pagina piena di bruciature, ferite e lacrime, segni leggeri che presto prendono il volo sulle ali una farfalla.

NOTA – Stefano Cianti è un artista poliedrico che esplora numerose tecniche e linguaggi dell’arte visiva. Si diploma maestro nel settore “ceramica” presso l’Istituto d’Arte di Civita Castellana, e si iscrive all’Accademia di Belle Arti “Lorenzo da Viterbo” dove, nel 1997, consegue il diploma di laurea in Pittura.Tra le sue ultime esposizioni personali spiccano Umanità Interiore, presso Palazzo degli Alessandri a Viterbo, Ecce Homo, nella Cripta della Cattedrale “Santa Maria Assunta” di Sutri, e Pietre Vive, presso il Museo Colle del Duomo di Viterbo.
La ricerca artistica di Stefano Cianti si evolve nel tempo, e spazia tra la ritrattistica e il figurativo moderno. Nel 2015 si concretizza una nuova fase della sua poetica, onirica e sperimentale. Dando voce alla dimensione più intima e sacra della vita, si serve di materiali extra pittorici, come il legno, il bambù e la foglia d’oro; e ancora, il vetro, le pietre e gli specchi.
L’installazione resterà esposta presso le sale del museo fino al 30 marzo 2025. Sarà possibile visionarla dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00; il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso sempre 30 minuti prima della chiusura).

Email: stefanocianti@gmail.com / facebook: Atelier Creativo Nostra Signora del Lago

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