Animal equality vince il #Campaign4animals Award 2020

MILANO- Animal Equality è stata una delle 77 organizzazioni europee a presentare ai membri di Eurogroup for Animals la propria campagna internazionale per la protezione degli animali aggiudicandosi l’ambito #Campaign4Animals Award 2020.

Animal Equality ha raggiunto un altro importante traguardo nella sua campagna internazionale per vietare i cosiddetti “mercati umidi”, dove vengono venduti e macellati gli animali vivi, vincendo un premio per la sua creatività e il suo impatto di vasta portata. Il premio è stato originariamente creato e promosso da Eurogroup for Animals, un’organizzazione paneuropea per la difesa degli animali il cui obiettivo principale è migliorare il benessere del maggior numero possibile di animali attraverso un’efficace difesa legale e l’attività di sensibilizzazione pubblica. All’Assemblea Generale Annuale del 2021 (AGM), le organizzazioni candidate sono state invitate a evidenziare i modi in cui la campagna ha risposto alla crisi da COVID-19 illustrando anche i sostenitori mobilitati e gli animali coinvolti. I membri di Eurogroup sono stati quindi invitati a presentare e a votare la campagna ritenuta più efficace. Animal Equality è stato una delle otto organizzazioni finaliste a presentare il proprio lavoro a 130 partecipanti appartenenti a 77 diverse organizzazioni. Presentando la nostra campagna internazionale per vietare i wet market, abbiamo evidenziato la nostra strategia, l’intraprendenza e la capacità di mobilitare centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo per agire a sostegno degli animali. Nel 2020 Animal Equality ha pubblicato due indagini corredate da filmati ottenuti grazie a coraggiosi attivisti locali in Cina, Vietnam e India, che mostrano le condizioni scioccanti in cui gli animali vivono e muoiono nei mercati umidi di tutto il mondo. Gli inquirenti hanno documentato l’estrema crudeltà con cui vengono trattati gli animali, oltre alla totale mancanza di rispetto delle norme igienico-sanitarie. In questi luoghi – che continuano a funzionare ancora oggi, nonostante gli avvertimenti dei funzionari sanitari – sia gli animali selvatici che quelli di allevamento sono confinati insieme in condizioni drammatiche, creando così un terreno fertile perfetto per l’insorgere di malattie pericolose. In pochi mesi, la campagna di Animal Equality ha raccolto oltre 500.000 firme in tutto il mondo e ha ottenuto il sostegno di persone di alto profilo, tra cui Stephen Fry, Peter Egan ed Evanna Lynch. Con questa campagna innovativa, Animal Equality ha mobilitato una comunità di persone in tutto il mondo incoraggiandole a usare la propria voce per tutti gli animali e a chiedere la fine di questa crudeltà. La campagna, che si è svolta in due fasi per tutto il 2020, ha generato oltre 440 servizi sui media, con notizie sulle principali testate tra cui: The Guardian (Regno Unito), The Independent (Regno Unito), Le Iene (Italia), Corriere della Sera (Italia), Reforma (Messico), Infobae (Messico), El Pais (Spagna), La Vanguardia (Spagna) e The Times of India (India). I rappresentanti di Animal Equality sono stati anche invitati a parlare su diversi importanti canali televisivi e radiofonici, tra cui talkRADIO e Heraldo Televisión. La campagna ha ottenuto oltre 2 milioni di visualizzazioni video dei nostri filmati investigativi. E, attraverso un tweetstorm coordinato su larga scala, abbiamo visto oltre 220.000 tweet pubblicati sul tema, con la nostra campagna di tendenza su Twitter in Messico, Italia, Stati Uniti e Spagna. Nell’aprile 2021, l’Organizzazione mondiale della sanità ha chiesto il divieto di macellazione e vendita di mammiferi selvatici, un momento storico per gli animali. Sebbene questo sia un primo passo estremamente positivo da celebrare, Animal Equality continua a sollecitare i funzionari competenti a estendere il divieto a tutti gli animali, selvatici o domestici, mammiferi o altro. Grazie al lavoro del coraggioso team di investigatori, attivisti locali e dei nostri devoti sostenitori, abbiamo portato alla luce la crudeltà dei mercati di animali vivi. Considerando che il 75% delle nuove malattie infettive provengono da animali, la nostra campagna ha contribuito a garantire che il mondo sia ora molto più consapevole dei pericoli legati al consumo di animali.

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