Anteas Viterbo: evento “Tribù solidale”, la gentilezza è rivoluzionaria (VIDEO)

di WANDA CHERUBINI-

VITERBO- Il piazzale dell’istituto di via Richiello, che conta 150 ragazzi, è stato questa mattina il palcoscenico di un evento straordinario che si è svolto dalle ore 11  all’interno di un format denominato “Tribù solidale”, già sviluppato lo scorso anno per fare cultura intergenerazionale e che ha aperto gli eventi del “Festival del volontariato”, in programma fino a domenica. Per questo anno è stato scelto il tema della gentilezza. Lo scorso 14 dicembre Anteas ha organizzato presso l’università della Tuscia l’evento “Gentilezza è amore”. In collaborazione con la scuola professionale di via Crispingi e la dirigente Carla Mazzetti,  Anteas Odv ha organizzato questo momento che mira a colmare il divario intergenerazionale e promuovere la gentilezza come strumento di rivoluzione sociale. La presidente di Anteas Viterbo, Stefania Pieri, ha evidenziato  come da un’indagine condotta da Anteas ODV negli ultimi due anni si sia rivelata una mancanza di interazione tra giovani e anziani nei centri polivalenti e negli istituti professionali. “Entrambe le generazioni soffrono di solitudine, depressione e scarsa partecipazione sociale – ha riferito Pieri–  I giovani si rifugiano nel mondo virtuale o nell’uso di sostanze, mentre gli anziani tendono all’isolamento”. La mattina, che si è svolta alla presenza dell’assessore comunale alle Politiche sociali, Patrizia Notaristefano, di Marco Piacentini per la consulta del volontariato del Comune di Viterbo, di Raffaele Castaldo, presidente Anteas Roma, di Giuseppe De Biase, presidente nazionale Anteas e Francesco Chirico, vice presidente Anteas Lazio, ha visto la donazione di una panchina viola, simbolo di gentilezza, l’allestimento dell’albero della gentilezza con messaggi degli studenti, un “corner degli abbracci” per concludersi con un  momento conviviale con dj set e catering. Sul significato della panchina viola la presidente Pieri ha precisato: “La panchina rossa è la denuncia visiva di un omicidio già avvenuto, la perdita di una persona. Invece, abbiamo optato per fare questa panchina finanziata con il nostro 5xmille, di colore viola individuando la gentilezza come azione di contrasto e di prevenzione alla violenza. E’ una panchina di design che abbiamo comprato con grandi sacrifici grazie all’aiuto di Belli design che ci ha fatto una scontistica particolare. Per fare il sociale a volte non servono i soldi, ma tante idee e tanto personale umano e collaborazione.  Spero di contribuire a creare a Viterbo una rete virtuosa, a partire con la consulta del volontariato. Chi fa volontariato in Ateas a livello di direttivo e staff lo fa completamente a titolo gratuito.  Il terzo settore si fa con le mani, con la creatività e con il cuore”. Ha poi aggiunto: “Noi adulti dobbiamo chiedere scusa ai nostri giovani perché abbiamo tolto una prospettiva serena al loro futuro”. Sull’evento di stamani ha rimarcato: “La giornata di oggi è dedicata alla gentilezza rivoluzionaria perché dobbiamo mantenere vivo nei ragazzi il pensiero critico, allenarlo e la capacità di discernere. Quindi la resilienza sì, ma non l’adattamento. Però spesso i ragazzi, come gli anziani, perchè sono fragili, reagiscono in una modalità rabbiosa, aggressiva ad una provocazione che non si addice alla loro visione del mondo, invece l’allenamento di quest’anno è stato quello di lavorare sulla modalità gentile per cambiare la realtà che non ci piace. I ragazzi oggi hanno allestito l’albero della gentilezza dove hanno scritto delle loro frasi o hanno citato degli autori  che hanno parlato di gentilezza, ci sono anche le loro firme. Tutto ciò è stato possibile grazie alla dirigente Mazzetti, mente illuminata, che ci ha dato la possibilità di lavorare in serenità attraverso una progettualità proveniente dal basso”.

Presenti all’evento di oggi anche i centri polivalenti di Viterbo e le lavoratrici di un’azienda di Civita Castellana che mette a disposizione i volontari, che hanno permessi sindacali che consentono loro di venire a Viterbo a prestare servizio volontario.

L’Anteas Viterbo è una realtà in crescita, diffusa su tutto il territorio provinciale da circa 15 anni. Da poco si è costituito anche un gruppo che fa vigilanza a Villa Lante, che è chiamato “I custodi della bellezza”. All’interno dei centri polivalenti Anteas è attiva attraverso i suoi volontari con corsi che si svolgono ormai da due anni per l’alfabetizzazione digitale e la lingua inglese.

Il vice presidente vicario di Anteas Lazio Raffaele Castaldo ha aggiunto: “Stiamo cercando di ampliare la gamma dei servizi che dei dirigenti. L’Anteas è un’associazione di volontariato nata nel 1996 da un’intuizione dei pensionati della Cisl. Abbiamo sedi regionali e provinciali e una miriade di associazioni locali. Come soci in tutta Italia siamo circa 80 mila, nel Lazio contiamo 13 mila soci, Viterbo è una di quelle realtà che sta crescendo negli ultimi tempi”.

Marco Piacentini

Marco Piacentini in rappresentanza della consulta del volontariato di Viterbo, ente organizzatore del Festival del volontariato, ha precisato: “Il festival del volontariato è giunto alla XVII edizione, ma è la prima edizione che è organizzata autonomamente dalla consulta del volontariato che quest’anno ha un presidente, Raimondo Raimondi, eletto per la prima volta tra i rappresentanti delle associazioni di volontariato. Altra novità è che quest’anno il festival del volontariato è a tema e si chiama “Volontariamente giovani”, quindi, dedicato a testimoniare l’impegno dei giovani nel volontariato. Si compone di 25 manifestazioni nell’arco di 3 giornate, da oggi a domenica prossima. Partecipano 53 associazioni di volontariato sia della consulta, ma anche esterni alla consulta. E’ stato organizzato  da 3 componenti della consulta che sono Domenico Arruzzolo, Alessandro Alfonsini e Paola Massarelli, che da febbraio hanno costituito una cabina di regia che ha coinvolto non solo l’esecutivo, ma tutta la consulta del volontariato e la stessa consulta studentesca. E’ una formula che crediamo che funzioni e che sia riproducibile nelle prossime edizioni”.

Soddisfazione è stata espressa anche dalla preside Carla Mazzetti: “Questa giornata è nata grazie alla dottoressa Pieri che è stata una nostra insegnante. Un ringraziamento va ai nostri ragazzi che

Carla Mazzetti

sono l’essenza di questo evento e l’Anteas, che propone e realizza progetti  sul territorio che hanno una forte valenza sul sociale e la scuola è la base per realizzare il volontariato. I nostri studenti sono orgogliosi di partecipare a questa giornata e di partecipare anche alle rimanenti due giornate. Onoratissima di iniziare il festival del volontariato in questa scuola”. Sulla panchina viola, la presidente ha precisato: “La panchina è un simbolo, è una seduta, un momento di riflessione, per stabile quei rapporti umani che oggi sono sempre più in disuso”.

L’evento, quindi, rappresenta un passo avanti nella costruzione di una comunità più inclusiva e solidale, basata sulla gentilezza come principio fondante delle relazioni umane.

 

Print Friendly, PDF & Email
Condividi con:
LEGGI TUTTE LE NOTIZIE