Antonella Cecilia e la forza delle donne, il Rotary Club Viterbo celebra l’8 marzo

VITERBO – “Il coraggio di una donna per celebrare tutte le donne”: in anticipo sul calendario, ieri sera, domenica 7 marzo, il Rotary Club Viterbo, per volere della sua presidente Simona Tartaglia, ha anticipato la Giornata internazionale della donna coinvolgendo amiche ed amici dei club service cittadini e il Rotary Passport.

L’occasione per festeggiare la forza della donna è tutta nella storia di Antonella Cecilia, atleta residente a Vetralla, che ha fatto dello sport la sua ragione di vita.

Emozionanti e coinvolgenti le sue parole, ascoltate dai presenti alla conferenza zoom: “Lo sport ha ccupato la maggior parte del mio tempo, da figlia di sportivo da sempre ho affrontato tanti sport, anche difficili e pericolosi. Poi nel 1995 mi è stata diagnosticata la sclerosi multipla, e questo ha cambiato la mia vita: mi sono guardata allo specchio e dovevo trovare uno sport in cui le gambe venivano sostituite da altro. Scelsi il cavallo, dopo 6 mesi ero innamorata, mai avrei pensato che sarei entrata nel mondo agonistico del para-dressage. Dal 2002 sono in nazionale, con cui ho vinto sia nel tecnico e free style. Ora gareggio solo con passo e un po’ di galoppo, seguendo l’andamento della malattia”. Una storia che ha commosso tutti, e non era tutto: “Ho vinto campionati italiani e partecipato a quelli mondiali, conoscendo l’agonismo, affrontando tante difficoltà, sia per la fatica di atleta disabile che donna. E mancava la più difficile, da mamma, quando nel 2008 ho perso un figlio per leucemia. L’equitazione mi ha dato una forza e un’energia incredibile, mi ha fatto rialzare perché è un’attività straordinaria realizzata con un essere vivente potente. Con lui ho sognato, il sogno è parte integrante del progetto. Bisogna lottare, sognare, desiderare”.

Antonella è stata sfortunata alle Olimpiadi: a Londra il suo cavallo si è spaventato e non ha portato a termine la gara, a Rio, dopo un infortunio, era finita tra le riserve. “Purtroppo con questi episodi si è interrotta la mia attività agonista – ha proseguito l’atleta – ma non è mai finita la voglia, che si è riaccesa lavorando per Decathlon, in un mondo sportivo, pieno di giovani. Il dolore, i dispiaceri non vanno mai via, sono radicati nel cuore e più passa il tempo più ci si aggrappa ad essi per mantenere il ricordo. Per fortuna, con sport e lavoro, posso dire che ci sono”.

Una storia bellissima, fatta di dolore ma anche soddisfazione, voglia di rialzarsi e vincere, come sottolineato dall’intervento di Simona Tartaglia: “E’ bello festeggiare la donna con lei, che ci può rappresentare tutte così bene. Siamo qui insieme tra club per dare supporto ad Antonella, che rappresenterebbe le donne e l’Italia tornando a gareggiare. Il nostro impegno ora sarà trovare una serie di aziende e amici che possano supportare e finanziare un progetto sviluppato su 3 anni, per portarla ai mondiali e alle gare necessarie alle Paraolimpiadi Parigi 2024. Lei può essere un ottimo esempio per i giovani, dimostrando l’importanza della passione e della dedizione, e soprattutto cosa significa l’impegno”.

Un appello raccolto da Angelo Landi, presidente Panathlon Viterbo: “Ci interessa particolarmente questo progetto, per il messagggio positivo che può dare Antonella e sicuramente siamo pronti ad aiutarla”, da Massimo Bordignon (Rotary passport) che coinvolgerà i club dedicati al solidale, già in prima fila in passato a supporto di iniziative fondate su messaggi positivi sportivi, e Claudia Testa (Club Inner Wheel Viterbo), che ha dato la sua adesione, complimentandosi per aver presentato una storia di donna come quella di Antonella”.

A supporto dell’atleta i suoi colleghi della Decathlon, il direttore del punto vendita di Viterbo, Mirko Fanelli, che ha ricordato come Antonella sia stata una delle prime a voler rientrare in negozio a lavorare, dopo il lockdown: “Abbiamo tanti progetti che lei sta portando avanti, noi sicuramente ci saremo anche per ringraziarla di quanto fatto per noi”, e Patrizia Brognoli, ex collega a Lissone: “Antonella è una grande donna, ha un approccio valoriale, trasmette i valori dello sport in maniera incredibile, non smette mai di stupirmi”.

Antonella Cecilia tornerà in gara a giugno, festeggiando così il suo 60° compleanno, pronta a conquistare i due meeting internazionali necessari, ogni anno, per raggiungere le olimpiadi: “Voglio essere una delle atlete più anziane di Parigi – ha concluso – devo esserci”.

All’incontro ha assistito anche Carlo Aronne, socio Panathlon e membro del comitato provinciale Paraolimpico Viterbo, che si è complimentato con Antonella, sottolineando come lo sport faccia reintegrare le persone nella vita.

Ora parte la sfida per raccogliere i fondi necessari a coprire i costi di gestione,  cavallo e trasferte, indispensabili ad Antonella Cecilia per raggiungere le Para-olimpiadi parigine. Il Rotary club Viterbo ha voluto mettere in evidenza questa bella storia di coraggio per celebrare la giornata internazionale della donna, ponendosi l’obiettivo di riuscire a supportarla per esaudire il suo sogno.

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