Antonio Tajani assume la guida di Forza Italia dopo la morte di Silvio Berlusconi

di REDAZIONE-

ROMA – Il nuovo corso di Forza Italia, senza la presenza del Cavaliere Silvio Berlusconi, è stato inaugurato da Antonio Tajani, attuale vicepremier del partito. Tajani funge da trait d’union con la famiglia Berlusconi, che ha confermato il proprio impegno nel sostegno del partito. Marina Berlusconi ha personalmente ringraziato Tajani e l’intero partito per l’affetto e la vicinanza dimostrata, sottolineando il rispetto dei ruoli. Attualmente, Tajani è il principale punto di riferimento politico del partito, in attesa dell’avvio del processo di selezione del nuovo leader che condurrà Forza Italia fino al Congresso.

Non sono previsti altri portavoce o portavoce, né si considera un coinvolgimento politico maggiore per l’ultima compagna del Cavaliere, Marta Fascina, attualmente deputata. Tajani ribadisce che il nome di Silvio Berlusconi resterà nel simbolo del partito, sottolineando che Forza Italia sarà sempre il partito di Berlusconi. Queste parole aprono la prima conferenza stampa di Forza Italia dopo la morte del fondatore, una conferenza necessaria ma non voluta, che si tiene a meno di 48 ore dai funerali.

Tajani appare visibilmente provato durante la conferenza, con un’espressione grave e una voce bassa. Si alza la voce solo per chiedere ai giornalisti di spegnere i telefonini per gentilezza. Accanto a lui sono presenti altri esponenti di spicco del partito, tra cui Licia Ronzulli, Paolo Barelli e Flavio Martusciello, che rappresentano l’unità del partito e la pace raggiunta con Tajani come “quasi presidente”. Tajani cita lo statuto di Forza Italia e l’articolo 19, che stabilisce le procedure da seguire in caso di impedimento del presidente, indicando i prossimi passi per la scelta del reggente.

Il 22 giugno si riunirà il comitato di presidenza, composto da 30-40 membri di Forza Italia, che a sua volta convocherà il Consiglio nazionale, probabilmente entro luglio, per decidere il nome del reggente. L’incarico del reggente durerà almeno un anno per gestire la tregua fino al Congresso del 2024. Tajani spera che l’onda emotiva causata dalla morte di Berlusconi possa unire i membri e gli elettori del partito, evitando defezioni parlamentari o cali nelle elezioni. In quel caso, se non si verificherà una debacle elettorale, il reggente avrà buone possibilità di essere promosso.

Nel frattempo, Tajani prosegue il suo lavoro con il rinnovato sostegno di Marina Berlusconi, che va oltre le questioni interne del partito.

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