Anva Confesercenti, riapre domani a Viterbo il mercato del sabato, gli ambulanti chiedono di riportarlo nel centro storico

VITERBO – Da domani, sabato 23 maggio torna a Viterbo il mercato del sabato al quartiere Carmine-Salamaro. Lo svolgimento – come si legge nell’ordinanza del sindaco – avverrà nel rispetto di alcune prescrizioni tra cui, sia all’interno dell’area mercatale sia per i clienti in attesa, il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro e del divieto di assembramenti, scaglionando l’accesso con modalità contingentate; l’obbligo di uso della mascherina e dei guanti sia per gli operatori che per i clienti; la messa a disposizione dei clienti, a cura degli operatori del mercato, di idonee soluzioni idroalcoliche per le mani e di guanti usa e getta da utilizzarsi obbligatoriamente; la presenza di non più di due operatori per posteggio. Nell’area di mercato potranno essere contemporaneamente presenti un numero massimo di 300 utenti. Gli operatori dovranno consentire l’avvicendamento al banco a un numero contingentato di clienti.
“La ripresa del mercato settimanale di Viterbo dopo oltre due mesi – dichiara Giulio Terri, presidente dell’Anva Confesercenti di Viterbo – per gli operatori significa rimettere in moto un’attività che ha avuto pesanti perdite per le loro famiglie. Seguiremo con grande attenzione le misure previste dall’ordinanza a tutela degli stessi addetti e della clientela. Nel contempo, però – prosegue Terri – chiediamo che venga presa in considerazione la possibilità di riportare nel centro storico il mercato. Questo significherebbe ridare vitalità al cuore centrale della città. Nei numerosi confronti con gli amministratori comunali è stato discusso il ritorno del mercato nella zona centrale di Viterbo, se non proprio al Sacrario, almeno in uno spazio adiacente. Si è parlato anche di Valle Faul. Noi preferiremmo il ritorno in un’area ancora più vicina al centro storico. Questo favorirebbe anche i commercianti che hanno esercizi nella zona centrale e molta gente che vive nelle zone circostanti. Ci auguriamo – conclude – che questo argomento sia oggetto di discussione con gli amministratori al più presto”.

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