Anva Confesercenti Viterbo, ripresa di mercati e fiere, mancanza di chiarezza di molti amministrativi comunali

VITERBO- Si è riunito presso la Confesercenti di Viterbo il coordinamento provinciale dell’ANVA che ha espresso preoccupazione e incertezza per lo svolgimento di mercati e fiere anche se le manifestazioni hanno offerto sicurezza e sono state attuate nel rispetto delle norme per il Covid 19.
Il coordinamento ANVA ha inviato una nuova lettera ai Comuni del Viterbese con la quale ha rinnovato la piena disponibilità e la più ampia collaborazione anche sui piani di adeguamento e rigenerazione degli spazi del commercio su area pubblica per lo svolgimento delle fiere.
In questi mesi abbiamo lavorato e collaborato con gli enti pubblici e le Prefetture sia nel Lazio, sia in Umbria e Toscana dove sono state ripristinate le fiere, grazie ai coordinamenti ANVA regionali e nazionale.
Tra l’altro ci corre l’obbligo di ringraziare i sindaci e gli assessori dei vari comuni della Tuscia che hanno recepito le nostre istanze rendendo possibile lo svolgimento di fiere che erano state concellate dal calendario.
Nella lettera inviata chiediamo di far svolgere tutte le fiere previste nei vari comuni entro la fine dell’anno.
Ricordiamo che mercati e fiere sono il lavoro principale degli operatori che in provincia di Viterbo sono oltre mille.
Il presidente del coordinamento provinciale dell’ANVA Confesercenti, Alessandro Gregori, sottolinea l’importanza della collaborazione che ha dato suoi frutti e per questo è necessario continuare a collaborare con la Prefettura.
“Purtroppo dobbiamo ancora constatare – afferma Gregori – la chiusura al dialogo di molti amministratori nei confronti della nostra categoria che ha visto, anche nella ripresa dell’attività del 2021, ridurre al lumicino gli incassi a causa del calo dei consumi e quello della presenza degli utenti nei mercati”.
A Gregori fa eco Giulio Terri, presidente dell’ANVA di Viterbo che esprime “malcontento per la situazione venutasi a creare per la mancanza di chiarezza e a causa delle procedure da parte di un’amministrazione comunale sorda alle richieste della categoria. Dopo lo spostamento del mercato settimanale che ha penalizzato ulteriormente il reddito degli assegnatari, si è verificato un nuovo colpo di fulmine a proposito del mercatino di Natale. Il Comune ha pensato prima di fare un bando per la riqualificazione e la riassegnazione delle aree, poi è seguito un secondo bando con un regolamento che ha praticamente abolito la partecipazione di diverse categorie merceologiche anche se d’accordo per la riqualificazione, ma talmente penalizzante e repentino rispetto ai tempi che ha costretto alla rinuncia di molte adesioni perché antieconomico rispetto all’investimento da fare. Pertanto si assisterà ad una riduzione del mercatino di Natale tanto apprezzato dai viterbesi, ma anche catalizzatore di flussi di clientela provenienti dalla provincia e da fuori con pesanti danni gli operatori commerciali e turistici della città. Tra l’altro – conclude Terri – il Comune non ha ancora proceduto al rinnovo delle licenze per le fiere agli operatori. Riteniamo, peraltro, legittimo l’operato e pensiamo per questo di ricorrere per le vie legati”.

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