Aperta oggi a Viterbo la campagna per il “No” al referendum

VITERBO – Questa mattina,  20 agosto, ad un mese dal voto nel referendum costituzionale del 20-21 settembre 2020, si e’ aperta a Viterbo la campagna per il “NO” per iniziativa del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera”.
Presso la sede della struttura nonviolenta viterbese si e’ tenuto un incontro di riflessione ed organizzazione.
L’incontro si e’ aperto con un minuto di silenzio per le vittime della strage degli innocenti nel Mediterraneo. Ancora una volta e’ stato ricordato che occorre riconoscere a tutti gli esseri umani in fuga da fame e guerre, da devastazioni e dittature, il diritto di giungere in salvo nel nostro paese e nel nostro continente in modo legale e sicuro, ove necessario mettendo a disposizione adeguati mezzi di trasporto pubblici e gratuiti; e’ l’unico modo per far cessare la strage degli innocenti nel Mediterraneo ed annientare le mafie schiaviste dei trafficanti di esseri umani.
Ancora una volta e’ stato ricordato che occorre abolire la schiavitu’ e l’apartheid in Italia; riconoscendo a tutti gli esseri umani che in Italia si trovano tutti i diritti sociali, civili e politici, compreso il diritto di voto: la democrazia si regge sul principio “una persona, un voto”: un paese in cui un decimo degli effettivi abitanti e’ privato di fondamentali diritti non e’ piu’ una democrazia.
Ancora una volta e’ stato ricordato che occorre abrogare tutte le disposizioni razziste ed incostituzionali che scellerati e dementi governi razzisti hanno nel corso degli anni imposto nel nostro paese; si torni al rispetto della legalita’ costituzionale, si torni al rispetto del diritto internazionale, si torni al rispetto dei diritti umani di tutti gli esseri umani.
Difendere la democrazia e i diritti umani
Il responsabile della struttura nonviolenta, Peppe Sini, ha poi illustrato l’appello “No alla riforma costituzionale che mutila la democrazia rappresentativa e mira ad imporre un regime totalitario nel nostro paese”.
Come gia’ nel referendum del 2016 ci opponiamo allo scellerato intento di nuovamente colpire, ancor piu’ indebolire e rendere ancor meno rappresentativa l’istituzione parlamentare; il fine di tale aggressione e’ evidente: incrementare il potere dell’esecutivo che ormai da decenni e negli ultimi anni in modo sempre piu’ forsennato usurpa i poteri dell’organo legislativo, facendo saltare la separazione e l’equilibrio dei poteri al fine di una svolta autoritaria che farebbe definitivamente strame della democrazia e dello stato di diritto.
Non e’ casuale che forze politiche che hanno imposto e poi mantenuto sciagurate antileggi hitleriane, razziste e incostituzionali, mirino ad affossare un’articolazione decisiva dell’ordinamento democratico.
A questo osceno disegno golpista occorre opporre un fermo “NO” nel voto referendario del 20-21 settembre.
Come gia’ nel referendum del 2016 ci opponiamo a chi disprezza e viola i diritti umani, gli istituti della democrazia, il concetto stesso di stato di diritto, la Costituzione della Repubblica.
Il parlamento non puo’ essere ridotto a zimbello di poteri autoritari senza regole e senza controlli; la rappresentanza democratica della popolazione non puo’ essere sacrificata ai deliri di cordate di potere esperte nella manipolazione pubblicitaria e caratterizzate da arrogante irresponsabilita’, da ebbra protervia, da razzismo e anomia.
A questo osceno disegno golpista occorre opporre un fermo “NO” nel voto referendario del 20-21 settembre.
Noi crediamo che occorra difendere la democrazia, difendere la Costituzione, difendere lo stato di diritto e i diritti umani di tutti gli esseri umani.
Per queste ragioni votiamo “NO” al referendum del 20-21 settembre.
Votiamo “NO” nel merito del quesito referendario che mutila il parlamento.
Votiamo “NO” contro il disegno autoritario e golpista di un coacervo di forze politiche ed antipolitiche che hanno gia’ dato flagrante prova di razzismo ed illegalita’; che hanno gia’ dato flagrante prova di abominevole violenza contro esseri umani innocenti, inermi e in pericolo di morte; che hanno gia’ dato flagrante prova di improntitudine, insipienza e proterva irresponsabilita’ nella tragica vicenda dell’epidemia tuttora in corso contribuendo con i loro sciagurati, enormi ritardi ed errori a far morire decine di migliaia di esseri umani che potevano essere salvati. Noi non dimentichiamo le vittime innocenti.
Votiamo “NO” contro il fascismo che torna.
Il testo dell’appello
Di seguito il testo integrale dell’appello della struttura nonviolenta viterbese per il “NO” al referendum.
“No alla riforma costituzionale che mutila la democrazia rappresentativa e mira ad imporre un regime totalitario nel nostro paese
Al referendum costituzionale sulla mutilazione del parlamento del 20-21 settembre 2020 voteremo no.
Siamo contrari a ridurre il Parlamento a una tavolata di yes-men al servizio di esecutivi tanto insipienti quanto tracotanti e dei grotteschi e totalitari burattinai razzisti e militaristi che li manovrano.
Siamo contrari al passaggio dalla democrazia rappresentativa, per quanto imperfetta essa possa essere, al fascismo.
La mutilazione del parlamento attraverso la riduzione del numero dei parlamentari ha questo significato e queste fine: favorire il passaggio da una democrazia costituzionale gia’ profondamente ferita a un regime sempre piu’ antidemocratico ed eslege, sempre piu’ protervo e brutale.
Al referendum del 20-21 settembre 2020 votiamo no all’antiparlamentarismo, no al fascismo, no alla barbarie.
No all’antiparlamentarismo, che alla separazione e all’equilibrio dei poteri, alla rappresentanza proporzionale dell’intera popolazione e alla libera discussione e consapevole deliberazione vuole sostituire i bivacchi di manipoli, l’autoritarismo allucinato, plebiscitario e sacrificale, il potere manipolatorio dei padroni occulti e palesi delle nuove tecnologie della propaganda e della narcosi.
No al fascismo, crimine contro l’umanita’.
No alla barbarie, che annichilisce ogni valore morale e civile, che perseguita ed estingue ogni umana dignita’ e virtu’, che asservisce la societa’ alla menzogna e alla violenza”.
*
Una pubblicazione quotidiana ed ulteriori iniziative
La struttura nonviolenta viterbese di qui al voto referendario pubblichera’ ogni giorno un supplemento al notiziario telematico “La nonviolenza e’ in cammino” dedicato all’informazione, alla documentazione e alla riflessione sul referendum. Tale foglio quotidiano avra’ per testata “No all’antiparlamentarismo, no al fascismo, no alla barbarie”. E’ possibile leggerlo nel sito www.peacelink.it e riceverlo gratuitamente per e-mail.
Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo si impegnera’ inoltre a promuovere incontri di informazione, documentazione e riflessione in citta’ e in provincia.

Il “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo

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