Apertura bar e ristoranti fino alle 22, Confesercenti: “La decisione tocca al governo”

VITERBO – Il Comitato tecnico scientifico ha fissato le regole per l’apertura serale dei ristoranti in zona gialla e a pranzo in zona arancione, sia pur con alcune restrizioni.

“Non si tratta di un via libera alla riapertura della ristorazione nelle zone e negli orari che attualmente ne prevedono la chiusura”, precisa il Cts in una nota, chiarendo che si tratta delle regole che dovranno essere applicate se arriverà il via libera da parte del governo.

La richiesta era arrivata dal ministero dello Sviluppo economico dopo vari incontri con la Fipe di Confcommercio e la Fiapet di Confesercenti e due giorni fa è arrivato il parere degli scienziati che indicano la strada per i nuovi protocolli.

Adesso la decisione dovrà essere presa dal governo.

Intanto il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri ha chiarito il suo punto di vista: “Lo sostengo da molti mesi, credo che i ristoranti possano essere riaperti, in zona gialla, in sicurezza e con controlli rigidi fino alle 22”.

Il nuovo Dpcm scade il 5 marzo, ma già il 15 febbraio cade il divieto spostamento tra le regioni e si riaprono gli impianti da sci. Quindi bisognerà stabilire se tutte le prossime decisioni rientrano negli affari correnti.

Dal canto suo Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo e membro della presidenza nazionale afferma che “la richiesta è stata inoltrata dalle organizzazioni di categoria  per una valutazione oggettiva di una situazione che riguarda non solo il comparto della ristorazione e dei pubblici esercizi, ma è a più ampio respiro perché è collegata al turismo. E’ necessario dunque che, mantenendo con accortezza le norme antivirus di tutela di clientela e personale, si arrivi ad una positiva scelta a favore di categorie che, per via del lockdown, accusano pesanti perdite e necessitano di interventi per riavviare l’attività anche in vista della prossima stagione turistica”.

 

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