Appello della Federlazio ai Parlamentari della Tuscia

VITERBO- L’attuale dinamica degli aumenti fuori controllo dei costi dell’energia potrebbe rappresentare a breve un freno per la produzione delle piccole e medie imprese del Polo ceramico di Civita Castellana, settore strategico del made in Italy, con inevitabili riflessi negativi sul piano occupazionale.
Per le stesse è stato faticoso riavviare il motore e recuperare terreno, ma si trovano oggi in serie difficoltà, non potendo reggere l’urto frontale dei rincari.
Una prospettiva che allarma, anche per la concomitanza con la nuova ondata della pandemia che si sta diffondendo.
Occorre intervenire con urgenza a livello governativo, con azioni rapide, incisive e vigorose, per non vedere vanificati i segnali positivi di ripresa registrati sino ad ora.
E’un messaggio forte ed inequivocabile quello che la Federlazio di Viterbo rivolge ai Senatori e Deputati del territorio, affinchè il tema sia portato al centro del dibattito politico, sollecitando la dovuta e concreta attenzione attenzione.
“E’ facilmente comprensibile – afferma la presidente dell’Associazione della piccola e media impresa, Tiziana Governatori – come l’impennata dei costi di produzione per le aziende, stia erodendo in misura considerevole l’economia del territorio, per la quale il Distretto Industriale della ceramica, rappresenta un capitolo di primaria e strategica importanza”.
“Tra i nostri piccoli e medi imprenditori – dice ancora la Presidente della Federlazio di Viterbo – si percepisce preoccupazione ed inquietudine a cui la nostra Associazione, che annovera la stragrande maggioranza delle imprese del Distretto, sta dando voce, in quanto tale situazione rischia di incrinare irrimediabilmente il loro posizionamento competitivo sui mercati internazionali, conquistato attraverso anni di investimenti in innovazione, qualità e design”.
“Abbiamo particolarmente apprezzato – dice ancora Governatori – quanto espresso dal Sindaco di Civita Castellana, Luca Giampieri, nella missiva inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, al Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti ed al Ministro del lavoro, Andrea Orlando. In essa si pone preliminarmente in risalto il peso economico ed occupazionale di questa realtà produttiva viterbese, con i suoi 280 milioni euro di fatturato complessivo ed i circa duemila lavoratori, che salgono a tremila con gli addetti delle aziende dell’indotto; e si evidenziano poi le caratteristiche della produzione che vedono nel gas naturale una risorsa energetica irrinunciabile, vista l’operatività a ciclo continuo dei forni alla temperatura di 1.200 gradi”.
“A questo accorato appello – conclude Tiziana Governatori – uniamo il nostro rivolto ai Parlamentari della Tuscia, affinchè si intervenga immediatamente; perché fermare la produzione costituirebbe una danno irreparabile non solo per le nostre piccole e medie imprese del territorio, ma per l’intero Paese”.

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