di WANDA CHERUBINI-
FERENTO (Viterbo)- Successo per la rappresentazione di questa sera di “Caravaggio, il maledetto” al teatro di Ferento. Ci troviamo sulla spiaggia di Porto Ercole nel lontano 1610, dove Michelangelo Merisi, noto come Caravaggio, affronta gli ultimi istanti della sua tumultuosa esistenza. In preda al delirio, è accudito da una coppia di pescatori che, ai suoi occhi febbricitanti, sembrano incarnare le figure più rilevanti della sua vita. Questo incontro dà inizio a un dialogo intenso, nel quale Caravaggio rivive i momenti cruciali della sua turbolenta esistenza.
Caravaggio è stato protetto e sostenuto dal cardinal Dal Monte, una figura con la quale ha avuto un rapporto conflittuale. Le visioni che lo affliggono prima della morte rivivono anche una relazione tumultuosa con il mercante d’arte Valentino.
Una delle figure centrali è Lena, una prostituta che è stata la sua musa ispiratrice e modella per molte delle sue opere più preziose. Caravaggio si è scontrato con il mercante Valentino, che gli 
chiedeva di adattare il suo stile artistico alle richieste convenzionali dei committenti. Tuttavia, il pittore ha difeso il diritto alla libera ispirazione e all’innovazione, cercando di portare la vita reale nei suoi dipinti, mostrando santi umani. Queste idee rivoluzionarie hanno isolato Caravaggio dal contesto artistico tradizionale e l’hanno reso un emarginato nella società dell’epoca.
La figura di Lena proiettata sulla pescatrice negli ultimi istanti della vita di Caravaggio gioca un ruolo cruciale, consapevole della sua importanza come musa ispiratrice.
La drammaturgia di Ferdinando Ceriani ha offerto uno sguardo appassionante e intenso sulla vita di Caravaggio. Gli attori, Primo Reggiani nei panni del Caravaggio, Francesca Valtorta in quella della pescatrice e di Lena e Fabrizio Bordignon, che ha interpretato magistralmente vari personaggi, tra cui il Cardinal Dal Monte, hanno offerto un’interpretazione coinvolgente, mentre sullo sfondo venivano proiettate alcune delle opere del grande pittore. La pièce è stata molto apprezzata dal pubblico presente, che ha applaudito per molto tempo i tre bravissimi attori, che hanno saputo portare sul palco un’opera teatrale non semplice, che ha offerto una prospettiva coinvolgente sulla vita tormentata e rivoluzionaria di Caravaggio, dipingendo un ritratto affascinante dell’artista che ha sfidato le convenzioni e ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arte.
