Amplificare l’emozione popolare, traducendo con la lingua del presente la tradizione e l’identità profonda di una città. Una missione per Archeoares che dal 2004 è impegnata, in tutta Italia, a generare cultura, come coltivazione ed elevazione di una società, dell’animo umano, oltre ogni intrattenimento. Orientati da questa ambizione abbiamo pensato e realizzato – con l’essenziale supporto tecnico di Supa Studio, specie nella persona di Maurizio Fuggi, che ringraziamo – “Vicino Rosa. Dentro un’emozione”, di cui ieri mattina si è tenuta la conferenza stampa di presentazione presso la Sala del consiglio di Palazzo dei Priori.
Dal 27 al 30 agosto, in occasione delle consuete “Cene in piazza” organizzate dal Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, chiunque potrà provare il brivido di essere un facchino durante il trasporto della Macchina di Santa Rosa grazie alla realtà aumentata, con l’impiego dei visori Meta Quest 3. Un’esperienza pienamente immersiva che supera il ricorso all’immaginazione e traduce perfettamente l’emozione di essere parte dello sforzo collettivo che una città compie, come atto d’amore che supera ogni difficoltà ed epoca.
Tecnologia e tradizione per costruire una nuova narrazione dell’identità di un luogo, scontandolo alle porte del futuro, offrendo una nuova traduzione e aprendo, soprattutto, alla frontiera di una piena accessibilità, nella volontà di edificare un legame reale e ancora più saldo tra cultura e sociale, tra cultura ed empatia, sulla via sacra che illumina il percorso della Macchina di Santa Rosa nel tempo e oltre il tempo. “Vicino Rosa” e “Oltre la pietra”, due nostre iniziative, difatti, condividono questo spirito. Digitalizzare il patrimonio materiale, monumentale – con “Oltre la pietra” – e quello immateriale, tradizionale – con “Vicino Rosa” – per renderlo eterno, portarlo a chiunque, anche a chi, purtroppo, non può goderne in pieno o dal vivo, e magari impiegarlo in nuovi modi che transitano per nuovi mondi.
Viterbo è la città in cui siamo diventati grandi, il luogo che ha accompagnato i nostri primi passi e la crescita professionale, e oggi siamo fieri di ripagare la sua gente e il suo abbraccio con un’iniziativa che amplifichi l’essenza di uno dei più importanti e puri capitoli della sua storia.
Ci sentiamo di ringraziare le istituzioni che, a vario titolo, sono intervenute ieri alla conferenza stampa e hanno contribuito alla realizzazione dell’iniziativa, a partire dal Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa e dal Comune di Viterbo, sino a Patrizia Nardi, storica, docente e focal point per l’Unesco della Rete delle Grandi Macchine a spalla italiane. Siamo orgogliosi e onorati della riconoscenza e delle parole di grande stima spese per Archeoares nel corso della presentazione di ieri. “Semo tutti d’un sentimento”: con la comunità e per la comunità, cooperando, collaborando, oltrepassando l’isolamento, ogni porzione d’Italia può riscrivere la (sua) storia e tornare a farla splendere.
Il grande mondo dell’oggi non spaventa se è sostenuto da ciò abbiamo sempre vissuto, se ciò che di più caro, presente nelle nostre vite, nei nostri ricordi, nelle nostre più intime dimensioni di profondità, ci accompagna verso il futuro