Archeotuscia, pubblicato il nuovo libro-guida dedicato a Ferento

VITERBO – Un nuovo libro-guida di Ferento è stato pubblicato dalla casa editrice Controstampa su concessione di Historia Associazione Culturale per la divulgazione dei beni culturali d’Italia su proposta dell’associazione viterbese “Archeotuscia”.  Il libro-guida “Ferento, Civitas Splendidissima” è edito nella collana “Antiqua Res” a firma dell’archeologa Giovanna Ottavianelli. Il volume, composto da 70 pagine; contiene, oltre allo scritto, molte immagini e cartine.. Partendo dal sito di Acquarossa, ripercorre sinteticamente la storia straordinaria della città ferentana dalle tracce del primo insediamento sul pianoro di Panicara già prima dell’età del Ferro (IX sec. a. C.) fino al tragico epilogo del 1172, quando la città fu distrutta ad opera dei viterbesi. Numerose pagine dell’elegante pubblicazione dedicano spazio alla ricostruzione del tessuto cittadino di Ferento costellato di notevoli emergenze archeologiche (prima fra tutte il meraviglioso teatro, ancora oggi sede di spettacoli estivi) rilette a seguito dei risultati delle ultime campagne di scavo e alla luce dell’insostituibile supporto delle fonti antichissime ed epigrafiche.

 La nuova guida “Ferento, civitas splendidissima” è soprattutto un omaggio ad una città collocata a pochi chilometri di distanza dall’attuale capoluogo della Tuscia. Ferento nel I secolo d. C. raggiunse i diecimila abitanti ed era estesa su trenta ettari. Attraversata dalla strada “Ferentiensis”, era collegata all’antica Cassia e al porto fluviale sul Tevere di Seripola (Orte). Gran parte dell’abitato giace ancora sottoterra assieme al foro, all’augusteo e ad un magnifico anfiteatro. Un libro-guida agile destinato a visitatori, cultori, appassionati e proposto da “Archeotuscia onlus”, che, ormai da cinque anni, grazie al costante impegno dei volontari, in accordo con la Soprintendenza, si occupa dell’accoglienza e della pulizia del sito.

Giovanna Ottavianelli, autrice del testo del libro, componente del direttivo e responsabile scientifico di “Archeotuscia”, è filologa classica, archeologa, epigrafista ed ha preso parte a scavi archeologici sul territorio di Roma e del Lazio.

 Il libro è reperibile presso l’associazione culturale “Archeotuscia”.

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