Asl, Alessio D’Amato visita il nuovo ambulatorio del polo riabilitativo di Montefiascone

VITERBO – Questa mattina l’assessore alla Sanità e all’integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato, accompagnato dal direttore generale della Asl, Daniela Donetti, ha visitato il nuovo ambulatorio del Polo riabilitativo di Montefiascone, centro di riferimento provinciale per questi specifici bisogni di salute.

La struttura, i cui lavori di ristrutturazione sono stati recentemente terminati, è dotata di tecnologie di ultima generazione acquistate con fondi regionali per un totale di oltre 1milione e mezzo di euro.

Tra le strumentazioni presenti nell’ambulatorio: una pedana baropodometrica per la valutazione del paziente, una apparecchiatura per la terapia a stimolazione motoria con rinforzo propriocettivo per il tronco e gli arti inferiori, un sistema per la misura delle proprietà meccaniche dei muscoli, un sistema vibrante per il ricondizionamento passivo, per il potenziamento muscolare e per la terapia antidolore, un apparecchio per la riabilitazione e la valutazione isocinetica multiarticolare, una apparecchiatura biofeedback posturale a stimolo propriocettivo per la terapia a stimolazione neuromotoria, un tapis roulant baropodometrico, un sistema di ginnastica del respiro.

Il nuovo ambulatorio, insieme al reparto di medicina riabilitativa presente presso la struttura sanitaria di Montefiascone, forma il Polo riabilitativo e centro di riferimento, hub della rete aziendale della Asl di Viterbo.

La riabilitazione intensiva (cod.56), ad elevata tecnologia, dal primo settembre con l’attivazione dei primi 4 posti letto dei 16 previsti nel progetto realizzato dall’azienda sanitaria locale, erogherà trattamenti appropriati (cognitivi, neuromotori, cardio-respiratori) ai pazienti dimessi dai reparti per acuti. Una équipe riabilitativa multidisciplinare (fisioterapista, psicologo, logopedista, terapista occupazionale e assistente sociale) seguirà il paziente nel raggiungimento degli obiettivi a medio termine. Presso il Polo riabilitativo di Montefiascone, il paziente dimesso dai reparti per acuti, in condizioni cliniche stabili potrà essere preso in carico secondo protocolli intensivi di riabilitazione. L’attività riabilitativa, articolata nell’arco della giornata, impegnerà il paziente per almeno tre ore al giorno e le attività educative si alterneranno a quelle riabilitative in spazi adeguatamente attrezzati.

Il modello hub and spoke della rete riabilitativa – ha commentato il direttore generale della Asl di Viterbo, Daniela Donetti – si pone l’obiettivo di definire un percorso riabilitativo unico che inizia nei reparti aziendali per acuti e si completa nei setting successivi. La rete integra, con precisi percorsi e dettagliati collegamenti funzionali, l’unità operativa di Riabilitazione, l’assistenza domiciliare, le strutture territoriali residenziali e semiresidenziali e le reti sociali e oggi si avvale di un sofisticato software terapeutico a gestione automatizzata con schemi di cura personalizzati predefiniti per singola patologia per la erogazione e il monitoraggio della terapia riabilitativa in tutti i nodi riabilitativi della provincia di Viterbo”.

Una rete articolata e di prossimità che, oltre al polo di riferimento di Montefiascone, si sviluppa attraverso gli spoke avanzati degli ambulatori attivi presso gli ospedali di Belcolle, Civita Castellana e Tarquinia e gli altri spoke degli ambulatori delle case della salute di Soriano nel Cimino e Bagnoregio, del centro salute di Orte, del Sant’Anna di Ronciglione e di quello falisco visitato questa mattina dall’assessore D’Amato. A questa importante offerta di salute, va poi aggiunta l’attività riabilitativa erogata domiciliarmente attraverso l’Adi.

Nel corso dell’incontro l’assessore alla Sanità della Regione Lazio ha visitato anche i locali presso i quali sono in corso i lavori di ristrutturazione del nuovo Cup di Montefiascone che termineranno entro il mese di settembre.

Oggi, a Montefiascone – ha commentato Alessio D’Amato – stiamo toccando con mano quanto la sanità regionale, nonostante il COVID e le gravi problematiche che stiamo affrontando in questi giorni, non si sia mai fermata. Quello che i professionisti della Asl mi hanno illustrato questa mattina è un salto nel futuro. Il sistema sanitario nazionale è basato su tre grandi pilastri: la prevenzione, la cura e la riabilitazione. Il modello di hub e spoke pensato per la rete della riabilitazione della Asl di Viterbo è un importante salto in avanti: qui sta nascendo un concetto di sanità che, nel rispetto delle indicazioni regionali, sarà progressivamente applicato in tutto il territorio del Lazio. L’impegno della Regione alla realizzazione di progetti innovativi, come il Polo riabilitativo di Montefiascone, proseguirà con convinzione, forte del sostegno di professionisti che, come quelli che ho avuto il piacere di incontrare questa mattina, condividono con noi una visione di miglioramento continuo della qualità erogata delle prestazioni, al servizio dei bisogni di salute dei cittadini assistiti”.

 

 

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