ACQUAPENDENTE (Viterbo)- Confronto positivo sulla transizione energetica svolta a Torre San Severo”. Questo l’incipit del Comunicato redatto dall’Associazione Amici della Terra Onlus in merito ad una problematica che riguarda territorialmente alcuni Comuni dell’alto viterbese tra cui Acquapendente : “Si è svolta”, sottolineano, “presso la Frazione di Orvieto all’interno del Circolo culturale anziani gentilmente messo a disposizione, un incontro partecipativo-informativo sul tema della transizione green e dei progetti per impianti eolici-fotovoltaici destinati a stravolgere il territorio. Ha presieduto l’incontro la Presidente degli ADT Monica Tommasi che, da una parte, ha sottolineato le profonde criticità della strategia green europea e nazionale basata su fonti intermittenti come eolico e fotovoltaico, mentre, dall’altra, ha denunciato gli scempi che saranno provocati dall’attuazione di questi progetti con mega impianti destinati ad industrializzare le zone agricole in dispregio della pianificazione esistente ed a compromettere la vivibilità ed i progetti di sviluppo locali improntati alla tutela e valorizzazione delle aree rurali, dei beni culturali, paesaggistici ed ambientali. Numerosi e stimolanti gli interventi dei presenti sul tema dei problemi per lo smaltimento degli impianti, sul loro possibile inquinamento alla luce di studi francesi e tedeschi, alle ipotesi alternative di creazione di CER (Comunità Energetiche Rinnovabili), agli aspetti urbanistici in capo ai Comuni, alle norme sui regolamentari regionali, alle profonde lacune della normativa nazionale e degli inaccettabili ritardi sulla definizione dei criteri per le aree idonee, sul futuro dei giovani e sulle modalità di coinvolgimento degli abitanti. E’ stata data notizia poi della disponibilità del Comitato per la salvaguardia dell’Alfina, nato a suo tempo per contrastare progetti su geotermia e attività estrattive, di abbracciare anche il tema delle rinnovabili e del loro impatto sul territorio. Per ultimo è stato convenuto di organizzare due iniziative, un SIT IN ed una tavola rotonda con le istituzioni”.
