Associazione Lago di Bolsena, lascia Piero Bruni ed entra Enrico Calvario

MONTEFIASCONE ( Viterbo) – L’Associazione Lago di Bolsena presenta con un comunicato ufficiale importanti novità a livello dirigenziale. Questo il contenuto: “Il 20 agosto 2022 alle ore 18:30 presso il Resort “Il Caminetto” a Montefiascone, in un’assemblea aperta al pubblico della storica Associazione Lago di Bolsena, i soci saluteranno il presidente uscente, ing. Piero Bruni, e daranno il benvenuto al suo successore, il dott. Enrico Calvario. Una vita intensa quella di Piero Bruni, nato a Firenze 95 anni fa da una famiglia originaria di Capodimonte, laureato in ingegneria con specializzazione in prospezioni geofisiche del sottosuolo, con un’attività lavorativa che lo ha portato in Svizzera, Francia, Egitto, Venezuela, Brasile, Argentina, Cile, Stati Uniti. Il suo impegno per la tutela del lago di Bolsena iniziò negli anni ’60 partecipando alla costituzione di una sezione di Italia Nostra. Poi, nel 1987 è stato fra i soci fondatori dell’Associazione Lago di Bolsena, promossa dal Principe Giovanni del Drago, diventandone presidente nel 2006. Numerosi i riconoscimenti per il suo operato, fra cui nel 2008 il premio internazionale del “Global Nature Fund”. Fra le battaglie storiche per la salvaguardia del lago, va ricordata quella negli anni ’60 contro il “progetto Angelini” per l’utilizzo dei laghi dell’Italia centrale come serbatoi di accumulo collegati alla centrale nucleare di Montalto di Castro. Un progetto che avrebbe distrutto l’ecosistema del lago di Bolsena provocando escursioni di livello fino a 4 metri e contaminando le acque lacustri con quelle del Tevere e del Paglia. Molti i cittadini volontari, fra cui l’ing. Alessandro Fioravanti, che aiutati dall’allora proprietaria del Corriere della Sera, Giulia Maria Crespi, riuscirono insieme a Bruni a fermare il progetto quando i lavori erano già stati avviati con lo scavo di una galleria per collegare il fiume Paglia con il lago. Poco tempo dopo, un altro significativo successo fu l’apposizione del vincolo archeologico sul prezioso sito etrusco di Bisenzio sulla sponda sud occidentale del lago, dove era prevista una lottizzazione speculativa a beneficio di un’impresa di un personaggio politico. Nel 1987, mentre l’inquinamento del lago aumentava con l’accrescersi della popolazione urbana e la progressiva antropizzazione delle rive, nacque l’Associazione Lago di Bolsena, che succedette alla sezione di Italia Nostra con gli stessi soci, dando inizio ad un lungo e diffuso lavoro di sensibilizzazione sull’impatto delle attività umane sulla salute del lago. Cominciarono grandi cambiamenti: furono chiusi e trasferiti tutti i macelli che riversavano sangue nel lago, furono chiuse le discariche comunali che percolavano nella falda acquifera, ma soprattutto fu costruito un collettore fognario circumlacuale per la raccolta dei reflui urbani, che convoglia tuttora i liquami di 7 comuni al depuratore sul fiume Marta”

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