Ater Viterbo pronta a contrastare le occupazioni abisive

di REDAZIONE-

VITERBO Nella provincia di Viterbo, l’Ater (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale) è determinata a combattere le occupazioni abusive degli immobili, con oltre 100 casi irregolari che richiedono attenzione immediata. Il cambio di leadership all’interno dell’azienda regionale ha portato a un nuovo approccio più rigoroso nei confronti di tali pratiche illecite.

Il commissario straordinario Diego Bacchiocchi, affiliato a Fratelli d’Italia, in carica da poco più di due mesi, ha deciso di adottare un approccio intransigente. Il suo obiettivo principale è identificare gli edifici occupati, valutarne le condizioni e, quando possibile, sgomberarli per ripristinare la loro utilità. Questo sforzo riguarda principalmente le abitazioni di proprietà dell’Ater, in particolare le case popolari.

Il primo passo sarà condurre un censimento completo.  Un report del 2019 stima che ci siano oltre 100 occupazioni abusive in tutta la provincia di Viterbo, con la maggior parte dei casi concentrati nella città omonima. Tuttavia, anche Tarquinia, Montefiascone, Vetralla e Civita Castellana non sono esenti da situazioni simili.

Le occupazioni coinvolgono spesso locali vuoti in attesa di assegnazione, che vengono occupati forzando l’ingresso. In alcuni casi, le persone coinvolte possono non essere gli assegnatari legittimi degli alloggi, ma parenti o conoscenti.

La situazione più critica si concentra nei quartieri Pilastro, Carmine, Ellera e Pila a Viterbo, dove si riscontrano occupazioni abusive sia datate che recenti. La zona del Sacrario solleva preoccupazioni, poiché alcuni immigrati sembrerebbero aver scelto le case da occupare in base alle loro necessità.

Considerando anche gli ingenti investimenti programmati dall’Ater per migliorare le strutture in vari comuni della provincia (oltre 12 milioni di finanziamenti), è fondamentale affrontare il problema delle occupazioni abusive. Attualmente, i vigili urbani, su indicazione degli ispettori dell’istituto, stanno eseguendo un’operazione di censimento tra gli edifici.

La procedura di censimento segue le direttive del Viminale e comprende il censimento delle famiglie occupanti, l’individuazione delle fragilità e il trasferimento delle persone idonee in alloggi di proprietà comunale o regionale. Inoltre, verranno ispezionati gli immobili ancora vuoti ma considerati a rischio, con forze dell’ordine e amministrazione locale che collaboreranno per prevenire intrusioni non autorizzate.

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