Auguri al re della moda, Valentino, che compie oggi 91 anni

di ANNA MARIA STEFANINI-

La moda non veste: mette a nudo la classe, lo charme il modo di essere di ognuno di noi. Compie oggi, 11 maggio, 91 anni, un uomo che è uno dei simboli della storia della moda italiana nel mondo: Valentino Clemente Ludovico Garavani, noto semplicemente come Valentino, stilista leggendario, capace di vestire le donne più belle ed eleganti degli ultimi 60 anni, di definire eleganza e stile, emblema del made in Italy e creatore di quel rosso particolare dei tessuti di pregio che da lui ha preso il nome: rosso Valentino.

Lo stesso mondo della moda s’inchina di fronte ad alcune sue creazioni. Mai moda e arte sono state così vicine.

Nato l’11 maggio del 1932 a Voghera, nel ’49 lascia la cittadina e va a studiare disegno a Milano prima e a Parigi poi, inseguendo la sua passione per la couture.

Frequenta l’ École des Beaux Arts, dove un suo bozzetto vince lo stesso concorso che anni dopo, nel ’54, premierà Lagerfeld e Saint Laurent.
La sua splendida carriera iniziò da lì, prima con Guy Laroche e poi, una volta rientrato in Italia, a Roma, nel suo atelier.

A cambiare radicalmente (e per sempre) le cose arriva nel ’60 l’incontro in via Veneto con  Giancarlo Giammetti, da allora compagno, amico, socio e perno del successo commerciale del marchio: mentre questi si occupa del lato finanziario e organizzativo di tutto, Valentino si concentra sulla moda. Che creazioni! Ebbe un successo enorme negli anni 60, 70, 80.
Il suo stile, la sua classe, il suo carisma, la sua abbronzatura, i suoi capelli perfetti lo rendono inconfondibile. Non solo vestiti, ma anche accessori, oggetti particolarmente chic, elementi di arredamento sono fra le opere d’arte di Valentino.

Nel 1998 vende il marchio che nel 2002 passa nelle mani di Matteo Marzotto il quale, cinque anni dopo, “invita” il sarto all’uscita, in concomitanza con i sontuosi festeggiamenti a luglio a Roma per i 45 anni di attività.

Da quel momento inizia la sua nuova vita da “star” mediatica, anche con l’inaugurazione un suo museo virtuale.
I riflettori non si spengono per lui. Continua a muoversi nell’universo del fashion, riunendo in feste, mostre ed eventi di beneficenza il jet set internazionale, passando dall’una all’altra delle sue dimore di Parigi, Roma, Londra e Gstaad.

The Last Emperor, l’Ultimo imperatore, ha ricevuto anche un riconoscimento cinematografico attraverso il documentario statunitense diretto da Matt Tyrnauer, giornalista della rivista di moda Vanity Fair.

Non sappiamo cosa desideri per questi 91 anni, dopo aver già ricevuto le più alte onorificenze come il premio Neiman Marcus (l’Oscar della moda), la decorazione di Grand’Ufficiale dell’Ordine al Merito, il titolo di Cavaliere di Gran Croce e di Cavaliere del Lavoro, la Légion d’honneur, la più alta onorificenza della Repubblica Francese.

Ma sappiamo che le donne continuano a desiderare i suoi vestiti, per sognare di sentirsi principesse, magari per una sera.

«Gli anni ’60 mi sono piaciuti molto, i ’70 ancora di più. Ho invece odiato gli anni ’80, così volgari. Le donne spendevano moltissimo in abiti, ma era tutto eccessivo: spalle enormi, orli cortissimi, capelli che parevano montagne… gli anni ’90 sono stati molto meglio», ragionava lui nel 2004.
I migliori auguri al re della moda.

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