Aumentano le morti bianche nel Viterbese

di REDAZIONE-

VITERBO- Recenti statistiche rivelano un preoccupante aumento degli incidenti mortali e degli infortuni sul lavoro nella provincia di Viterbo, suscitando allarme tra i sindacati e sollevando interrogativi sulla mancanza di attenzione da parte delle istituzioni e delle autorità per la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Il Comune di Viterbo aveva precedentemente firmato un protocollo di sicurezza con le imprese coinvolte nei cantieri del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dove non si sono verificati incidenti. Tuttavia, tali precauzioni non sembrano essere state adottate altrove, come indicano i dati sindacali che rivelano un aumento del 500% degli incidenti mortali rispetto al 2022. Da gennaio ad agosto 2023, sono state registrate 5 morti bianche nella Tuscia, rispetto a una sola nello stesso periodo l’anno precedente.

Le associazioni di categoria osservano che l’incremento degli infortuni mortali è stato particolarmente evidente ad agosto, quando settori come l’agricoltura e l’edilizia hanno dovuto affrontare temperature eccezionalmente elevate. Inoltre, agosto è tradizionalmente un periodo in cui i controlli sulla sicurezza tendono a diminuire, sollevando la questione della necessità di ridefinire gli orari di lavoro per evitare le ore più calde.

Nonostante una diminuzione complessiva degli infortuni non mortali rispetto all’anno precedente, con 25 incidenti in più registrati ad agosto (117 contro 92 nel 2022), il quadro complessivo rimane allarmante. Tuttavia nel 2023 sono stati segnalati 1219 infortuni nei primi otto mesi, rispetto ai 1883 dell’anno precedente, rappresentando un calo di 614 lavoratori feriti sul posto di lavoro.

In questo contesto, si solleva un appello affinché le autorità intensifichino i loro sforzi per garantire la sicurezza nei cantieri e nei campi.

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