Aumenti contrattuali, cooperative sul lastrico, Marcocci (Confcooperative Lazio): «”Riconoscere il valore sociale dei servizi”

ROMA – Quattro milioni di euro all’anno. A tanto ammonta l’aggravio che da marzo va ad appesantire i bilanci delle cooperative sociali di Confcooperative Lazio, già provati da pandemia, inflazione e tensioni geopolitiche. Il nuovo contratto collettivo nazionale dei lavoratori delle cooperative attive nel comparto sociale e sanitario prevede un aumento degli stipendi del 13,41%. Una buona notizia per il settore, in perenne difficoltà nel reperimento di manodopera qualificata e nel giusto riconoscimento di un lavoro molto delicato. Per ora però l’incremento risulta a totale carico delle cooperative del territorio interessate dal provvedimento, circa 300 in Confcooperative. Una su sei rischia la chiusura e le restanti dovrebbero accollarsi da un giorno all’altro oneri incompatibili con i loro bilanci. In gioco c’è la qualità e l’esistenza stessa di servizi di assistenza per disabili, minori, malati, anziani e donne in difficoltà. Senza contare che il solo costo del personale erode oltre l’80% dei fatturati delle aziende e, senza una modifica dei contratti in essere, rischiano il posto 13 mila professionisti.

«Per risolvere un problema se n’è creato un altro – lancia l’allarme Marco Marcocci, presidente Confcooperative Lazio –. Necessari sia il rinnovo del contratto che l’adeguamento salariale. Adesso però chiediamo che i committenti riconoscano immediatamente il sovrapprezzo». «La situazione è così critica che non possiamo aspettare: gli aggravi partono a marzo sulle buste paga di febbraio – sottolineano i presidenti del comparto sociale e sanitario di Confcooperative, Luciano Pantarotto e Luciano Milanese –. Confcooperative chiede il riconoscimento del valore del servizio».

Confcooperative Lazio non lascia da sole le cooperative del territorio e organizza un incontro con le proprie associate lunedì 4 marzo al Palazzo della Cooperazione di via Torino a Roma alle 10 per fare luce sugli effetti del rinnovo. Il dibattito si arricchisce con il convegno che si terrà mercoledì 13 marzo alle 16 presso la Sala Tirreno della sede di Regione Lazio di piazza Oderico da Pordenone, insieme a Legacoop e AGCI. A intervenire saranno Riccardo Varone, Presidente ANCI Lazio, e Massimiliano Maselli, Assessore all’Inclusione sociale e Servizi alla persona della Regione Lazio. Due occasioni nelle quali i protagonisti dell’assistenza ai più fragili avranno l’opportunità di far sentire la loro voce.

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