Aumento dei casi di influenza in Italia: Pronto soccorso e medici sotto pressione

di REDAZIONE-

Mentre il picco stagionale dell’influenza è atteso per la prossima settimana, gli italiani stanno affrontando un’ondata di casi influenzali, con numeri già elevati per questo periodo dell’anno. L’anticipo del punto massimo dei contagi, insieme alla chiusura parziale degli studi medici di famiglia per le festività, ha portato a un aumento dell’afflusso nei reparti d’urgenza.

Il presidente dell’Ordine dei medici, Filippo Anelli, sottolinea che la coincidenza temporale di influenza, Covid e chiusura degli studi medici sta creando una situazione particolarmente difficile rispetto agli anni precedenti. L’Istituto superiore di sanità ha evidenziato un trend settimanale in crescita dell’influenza, con una percentuale di contagiati del 29,4%, il livello più alto riscontrato nelle stagioni precedenti.

Il segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale, Pier Luigi Bartoletti, riferisce di un aumento significativo delle visite nei medici di famiglia, con una mole di attività mai vista prima. La combinazione di Covid, influenza e sintomi gastrointestinali ha portato a un afflusso eccezionale di pazienti, prevedendo un ulteriore aumento all’inizio di gennaio con la riapertura delle scuole.

La situazione critica è evidente anche nei pronto soccorso, con un aumento dell’attività del 30% a Roma e una situazione simile a Milano, dove il Policlinico ha registrato 59 pazienti in trattamento e 13 in attesa, il Niguarda 48 trattati e 22 in attesa, e il San Raffaele 83 trattati e 5 in attesa. La Fondazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti segnala un rallentamento delle procedure ospedaliere a causa dell’aumento dei casi di influenza e Covid.

In Lombardia, più di 150mila persone si sono ammalate nell’ultima settimana, e i pronto soccorso di Milano stanno affrontando un afflusso costante di pazienti. Le ambulanze, alle prese con lunghe attese, rendono evidente la pressione a cui sono sottoposti i servizi di emergenza. Al fine di gestire la situazione, la regione ha deciso di sospendere i ricoveri da casa in ospedale per terapie riabilitative fino al 15 gennaio. La situazione rimane critica, con la richiesta di ridurre gli interventi di elezione già avanzata il 21 dicembre.

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