di REDAZIONE-
VITERBO- Le famiglie viterbesi sono alle prese con un aumento dei costi della vita superiore a molte altre città italiane, compresa la vicina Roma. Secondo l’Unione Nazionale dei Consumatori, Viterbo si classifica al 25° posto nella graduatoria delle città italiane con i maggiori rincari dei prezzi, diventando così la città più costosa del Lazio.
I dati recenti dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) indicano che le famiglie a Viterbo affrontano un aumento annuo dei costi di circa 1.268 euro per nucleo familiare. Questo valore supera significativamente la media nazionale, ferma a 1.152 euro, risultando in un aggravio di spese di circa 100 euro in più rispetto alla media nazionale. In un periodo economico difficile come l’attuale, ogni euro in più può fare la differenza.
Ciò che desta particolare preoccupazione è l’alta inflazione a Viterbo, che è del 5,6%. Questa cifra è notevolmente elevata per una città di dimensioni relativamente ridotte, con meno di 80.000 abitanti. Esiste il timore che la situazione possa peggiorare ulteriormente, mettendo a dura prova l’intero tessuto economico della Tuscia.
Anche il settore primario, in particolare l’agricoltura, sta affrontando sfide complesse, con i costi di produzione dei prodotti enogastronomici in costante aumento. Ad esempio, il prezzo dell’olio è salito fino a 15 euro al litro. I dati relativi al latte, al vino e ai formaggi sono ancora in fase di elaborazione, ma sembra che ci saranno ulteriori aumenti nei prezzi di questi prodotti di base.
In sintesi, la situazione economica a Viterbo è fonte di crescente preoccupazione, poiché le famiglie affrontano costi sempre più elevati in un momento di incertezza economica generale. La città è al primo posto tra le città del Lazio per l’aumento dei prezzi e l’inflazione, e i settori chiave come l’agricoltura stanno lottando contro crescenti costi di produzione. È essenziale monitorare attentamente questa situazione e prendere misure adeguate per sostenere le famiglie e l’economia locale.
