Aumento del 22% della Tari per i viterbesi a causa del nuovo appalto per i rifiuti

di REDAZIONE-

VITERBO- I residenti di Viterbo dovranno affrontare un aumento del 22% della Tari, la tassa sui rifiuti, secondo quanto annunciato dal capogruppo del Partito Democratico, Alvaro Ricci, durante la seduta del consiglio comunale. Questo aumento è il risultato del nuovo appalto per la nettezza urbana, che porterà i costi annuali da 12 a 14,7 milioni di euro.

Ricci ha sottolineato che questa variazione comporterà un aumento significativo nella bolletta della Tari, nonostante il bilancio comunale avesse stanziato 158.000 euro per evitare aumenti minimi. L’incremento dovrebbe entrare in vigore nel 2024 o 2025, a seconda della data di attuazione del nuovo appalto. Questo significa che i costi del servizio di gestione dei rifiuti dovranno essere coperti attraverso la tariffa, che verrà pagata dai residenti.

Durante la seduta del consiglio, c’è stata una momentanea incertezza sulla cifra esatta annuale, con il consigliere Ricci che aveva suggerito 17 milioni, ma la sindaca Frontini ha corretto l’errore, confermando l’importo di 14,7 milioni di euro.

L’aspetto che ha suscitato preoccupazione è stato il fatto che l’appalto non sarà della durata di sei anni, come previsto inizialmente, ma di quattro. Inoltre, i membri del consiglio comunale hanno evidenziato la mancanza di trasparenza dell’amministrazione in merito a questo significativo aumento della Tari. Andrea Micci della Lega ha sollevato l’interrogativo su perché l’amministrazione stesse impiegando così tanto tempo per pubblicare il nuovo appalto, con proroghe che si sono susseguite nel frattempo. La richiesta di una relazione dettagliata sull’impatto di questo aumento dell’imposta Tari sui cittadini di Viterbo è stata avanzata per la prossima seduta del consiglio comunale.

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