Aumento della criminalità in Tuscia: provincia di Viterbo scivola nella classifica

di REDAZIONE-

VITERBO – Secondo l’ultimo “Indice della criminalità” del Sole 24 Ore, la Tuscia sta vivendo un aumento della criminalità che sta minando la sua posizione nella classifica delle province italiane. Nel confronto con l’anno precedente, la provincia di Viterbo è scesa dalla 59ª alla 54ª posizione su un totale di 106 province considerate nel report.

Nell’arco di dodici mesi, le denunce di reati sono aumentate in modo significativo, raggiungendo un totale di 9.419 denunce, il che equivale a 3.063 reati ogni 100.000 abitanti. Questo incremento nei reati è motivo di preoccupazione per la comunità locale.

La Tuscia si classifica in modo poco favorevole in diverse categorie di reati, tra cui omicidi colposi da incidenti sul lavoro, omicidi da incidenti stradali, incendi (con una 15ª posizione per quelli boschivi) e violazioni della proprietà intellettuale. Sorprendentemente, si colloca al quinto posto per tentati omicidi a scopo di furto o rapina, dati che richiedono un’attenzione immediata.

Inoltre, la provincia non sta andando bene per quanto riguarda omicidi colposi, produzione e traffico di stupefacenti (entrambi al 16º posto), e delitti informatici (17º posto).

Tra i reati più denunciati in valore assoluto spiccano i furti (2.626), le truffe e frodi informatiche (1.566) e i danneggiamenti (1.165).

Guardando alle altre province del Lazio, Roma ha conquistato il terzo posto per la prima volta, dopo Milano e Rimini, con 231.293 reati denunciati, pari a 5.485 ogni 100.000 abitanti. Seguono Latina al 41º posto, Viterbo e Rieti. La Sabina si piazza 80ª con 4.133 denunce totali e 2.748 ogni 100.000 abitanti. Chiude la classifica Frosinone, 96ª con 11.409 denunce, equivalenti a 2.444 ogni 100.000 abitanti.

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