Avviso di garanzia per Giorgia Meloni e ministri sul caso Almasri

di REDAZIONE-

La premier Giorgia Meloni ha annunciato in un video di aver ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura di Roma per i reati di favoreggiamento e peculato, insieme ai ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi e al sottosegretario Alfredo Mantovano. Il caso riguarda il rimpatrio del generale libico Osama Almasri, accusato di gravi crimini come tortura, omicidio, violenza sessuale e lavori forzati.
L’indagine nasce da un esposto presentato dall’avvocato Luigi Li Gotti, ex politico di sinistra vicino a Romano Prodi, noto per aver difeso pentiti di mafia. Li Gotti accusa il governo di aver favorito la liberazione di Almasri, arrestato in Italia su mandato della Corte Penale Internazionale (CPI) e successivamente rimpatriato in Libia.

Secondo la denuncia, il governo avrebbe usato un aereo di Stato per trasferire Almasri, aggirando le investigazioni della CPI. Li Gotti ha sottolineato che il reato di favoreggiamento personale punisce chi aiuta un individuo a sottrarsi alle indagini, con una pena fino a quattro anni di reclusione.

Gli atti del procedimento sono stati trasmessi al Collegio per i reati ministeriali del Tribunale dei Ministri, come confermato dalla Procura di Roma e dal procuratore Francesco Lo Voi.
L’avvocato Li Gotti ha dichiarato che la denuncia è un atto dovuto e non un evento straordinario: “Ho ipotizzato reati e ora la Procura valuterà come proseguire”.

La premier Giorgia Meloni ha contestato la tempistica della CPI, che avrebbe emesso il mandato d’arresto per Almasri proprio mentre si trovava in Italia, dopo aver soggiornato in altri tre Paesi europei senza interventi analoghi.

Il vicepremier Antonio Tajani ha espresso solidarietà a Meloni e agli altri ministri coinvolti, descrivendo il procedimento come una “ripicca” contro la riforma della giustizia portata avanti dal governo. Tajani ha ribadito la necessità di difendere la separazione dei poteri e criticato il clima di tensione tra politica e magistratura.
La Procura di Roma dovrà decidere se proseguire con le indagini o trasmettere il caso al Tribunale dei Ministri per ulteriori valutazioni. Nel frattempo, il caso Almasri aggiunge una nuova dimensione al dibattito sul rapporto tra politica, giustizia e diritti umani.

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