Axel Trolese in trionfo con il Festival “I Bemolli sono Blu”

di MARIA ANTONIETTA GERMANO –

VITERBO – Ieri sera, 22 ottobre, in un crescendo di successi, il Festival “I bemolli sono blu” (15 ottobre-18 dicembre 2017) ha proposto, nella Sala Alessandro IV del Palazzo dei Papi, uno dei più acclamati concerti per pianoforte, grazie al geniale Axel Trolese che, sebbene abbia solo vent’anni, suona lo strumento come se avesse quarant’anni di provata esperienza. Presto, a detta di tutti i presenti, questo giovanissimo musicista sarà una star internazionale e Viterbo potrà gloriarsi di averlo avuto come ospite.

Sandro De Palma e Axel Trolese (foto MAG)

La serata di musica colta è stata introdotta dal M. Sandro De Palma, presidente e direttore artistico dell’Associazione Muzio Clementi che ha posto l’accento sulla finalità del festival viterbese dedicato a Claude Debussy (1862-1918) nel centenario della morte con il progetto “I bemolli sono blu”. Progetto che ruota attorno alle linee programmatiche musicali e artistiche dai titoli: Debussy e il suo tempo; Piovono Coriandoli; Miti di Ieri e di Oggi; Suoni dello Spirito, con compositori di rarissimo ascolto come Satie, Séverac, Fauré, Chausson, Dukas, Cras, Hahn, Massenet, Decaux, Pierné. Ha ricordato inoltre che il Festival è stato inaugurato domenica 15 ottobre con lo strepitoso concerto del pianista francese Philippe Bianconi che ha fatto ascoltare alcune meravigliose suite per pianoforte di Debussy. 

Nell’antica sala si abbassano le luci ed ecco entrare con naturalezza e nessun impaccio il talentuoso giovane, alto e magro Axel Trolese che saluta il pubblico, si siede al pianoforte, strumento che per lui non ha segreti e che accarezza con le dita e, con movimenti dolci e frenetici, fa ascoltare la Sonata di Ludwig van Beethoven (1770-1827) – Sonata op. 101 in La Maggiore –Allegretto, ma non troppo (“Un po’ vivace e con il sentimento più intimo”); Vivace alla Marcia; Adagio, ma non troppo, con affetto (“Lento e pieno di ardente ispirazione”); Allegro (“Presto, ma non troppo, e con decisione”).

Dopo i fragorosi applausi che lasciano il giovanissimo Axel Trolese sorpreso e felice, il concerto riprende con un’introduzione dello stesso artista che spiega la scelta del programma musicale che segue (Debussy: Etudes, livre II; e Ravel: Le Tombeau de Couperin) facendo delle correlazioni storiche e musicali tra i compositori dell’epoca francese, tra Beethoven, Debussy e Ravel.

Subito dopo le note danzano nell’aria mentre si ascolta: Debussy: Etudes, livre II:- Pour les degrés chromatiques; Pour les agréments; Pour les notes répétées; Pour les sonorités opposées; Pour les arpèges composés; Pour les accords. Ravel: Le Tombeau de Couperin: Prélude; Fugue; Forlane; Rigaudon; Ménuet; Toccata.

Alex Trolese (foto MAG)

E, udite, udite, mentre tutto il pubblico ascolta estasiato la musica di Ravel, ecco che un piccolo cagnolino scappato dalle mani del padrone (un cane al concerto non si era mai visto, solo a Viterbo, ndr) scodinzola curioso e si avvicina al piano.  Panico.  Il pianista si ferma, appoggia sconsolato la testa tra le mani e poi, dopo qualche minuto, come se nulla fosse, riprende a suonare. Un controllo e una calma eccezionale. Un altro pianista avrebbe sospeso il concerto, ma lui no, chapeau!

Appena la musica tace, a sorpresa, tutto il pubblico scatta in piedi per un omaggio al grande e giovane Maestro e tra gli applausi grida bravo, bravo.  Commozione e gioia si percepiscono sul giovane e piacevole volto di Axel Trolese mentre stringe mani e si concede ai fotografi.

Il Festival “I Bemolli sono Blu” si svolge con il patrocinio del Comune di Viterbo, con il sostegno della Regione Lazio e della Fondazione Carivit e in collaborazione con la Fondazione Caffeina Cultura.

www.associazioneclementi.org

Info: concertiblu@gmail.com

 

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