Bassano in Teverina, il sindaco Romoli: “Nessun abuso, esercitati poteri consentiti dalla legge”

BASSANO IN TEVERINA (Viterbo)- Riceviamo e pubblichiamo: “Avuto riguardo degli articoli di stampa usciti oggi, dai quali mi viene attribuito un abuso per essermi sostituito al tecnico comunale, mi preme precisare che non ho fatto altro che esercitare una facoltà prevista dalla Legge, nell’esclusivo interesse dell’Amministrazione comunale e della cittadinanza di Bassano in Teverina.

A chi oggi paventa poca memoria ed esulta per una sentenza amministrativa di primo grado, vorrei infatti ricordare che nella mia qualità di Sindaco sono stato costretto ad assumermi la responsabilità dell’Ufficio tecnico ai sensi dell’art. 53 della L. n. 388/2000, non per un mio vezzo personale ma a causa della fattuale e perdurante assenza del personale dipendente.

Quanto fatto – con assunzione di responsabilità da parte mia nell’interesse superiore della collettività – è del tutto in linea con le prescrizioni poste dalla norma medesima per la sua legittima applicazione, declinate nel corso degli anni sia dalla giurisprudenza amministrativa che dal Ministero dell’Interno.

Per intenderci, a fronte di un abuso edilizio accertato dagli uffici comunali, l’allora responsabile tecnico dell’Ente, dopo aver avviato il procedimento di annullamento della scia in sanatoria, è risultato assente ininterrottamente per problemi di salute, lasciando l’Amministrazione per ben sei mesi continuativi senza alcun Responsabile dell’area tecnica.

Da qui l’esigenza dell’Ente di affidare al Sindaco le relative funzioni di responsabile dell’Ufficio vacante, al fine di concludere il procedimento di annullamento della scia in sanatoria nei termini di legge (all’epoca 18 mesi).

Insomma, l’Amministrazione comunale non ha fatto altro che reprimere ciò che si reputa essere un abuso edilizio. I giudici del Tar hanno ritenuto non fossero sussistenti i presupposti per procedere in tal senso ma, nonostante la richiesta dei ricorrenti, ben si sono guardati dall’entrare nel merito della questione per accertare la sussistenza o meno dell’abuso.

Ne prendiamo atto e porremo l’intera vicenda all’attenzione del Consiglio di Stato, al fine di stabilire, una volta per tutte, come stanno le cose e chi non ha rispettato la legge.

Mi preme sottolineare infine come la responsabilità ricada sempre sui Sindaci, senza però che si vada nel profondo delle questioni e senza che si analizzino le condizioni sempre più difficoltose all’interno delle quali si trovano ad operare. Dove a fronte di problemi di carenza di personale si chiede ai primi cittadini di esercitare funzioni in via straordinaria. Ed è ancora più assurdo vedere amministratori esultare per una sentenza che, anziché tutelare la cittadinanza, di fatto salva un abuso accertato. Sentenza che poi, da quegli stessi amministratori, viene utilizzata come becero strumento per screditare il sottoscritto sia sotto il profilo personale che in qualità di Sindaco.

Io però posso camminare a testa alta sapendo di aver fatto tutto il possibile per aiutare i cittadini. Altri invece no”.

Alessandro Romoli
Sindaco di Bassano in Teverina

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