Bassano in Teverina, ripartiti gli scavi archeologici sul sito di Pietramara

BASSANO IN TEVERINA ( Viterbo) – Lunedì 30 agosto sono ripartiti gli scavi sul sito di Pietramara, a Bassano in Teverina, dove dal 2018, nell’ambito di un accordo quadro stipulato tra Soprintendenza, Comune di Bassano in Teverina e Dipartimento di Studi Linguistico-Letterari, Storico-Filosofici e giuridici (Distu) dell’Università degli Studi della Tuscia, sono riprese le attività archeologiche.

I primi interventi, già preceduti da piccoli scavi condotti dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale in collaborazione con il Gruppo Archeologico Bassanese, hanno messo in evidenza una struttura di tipo ecclesiastico associata ad una necropoli caratterizzata dall’uso di tombe a logette. Ad interessare in maniera particolare gli archeologi è la lunga continuità di vita dell’edificio religioso che ha conosciuto una fase di rinnovamento architettonico in epoca pienamente medievale. Inoltre, al di sotto dell’aula di culto, è stato individuato un deposito di epoca protostorica indagato direttamente dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e dell’Etruria Meridionale con proprio personale.

Prenderà parte alla campagna di scavo anche un gruppo di docenti, ricercatori e studenti dell’Università degli Studi di Cagliari coordinati dal Professore Fabio Calogero Pinna che metteranno in atto, grazie ad uno specifico protocollo stipulato con l’Università degli Studi della Tuscia, un programma di archeologia pubblica che valorizzi le possibili forme di partecipazione delle comunità del territorio comunale di Bassano in Teverina, in particolare del borgo medievale e del sito di Pietramara mediante azioni di comunicazione, divulgazione, pubblica fruizione e interazioni con le comunità stesse.

L’indagine del 2021, diretta da Giancarlo Pastura e Salvatore De Vincenzo, vedrà la partecipazione di circa 20 studenti universitari e cercherà di chiarire i numerosi aspetti insediativi riguardanti il sito di Pietramara. Contestualmente saranno avviate delle ricognizioni sistematiche nell’area circostante alla chiesa rivolgendo particolare attenzione alle fornaci di epoca imperiale, solo parzialmente edite, dislocate in prossimità del fiume Tevere.

Soddisfazione espressa dal Sindaco di Bassano in Teverina Alessandro Romoli: “Ringrazio tutti coloro i quali, a vario titolo, stanno collaborando alla realizzazione dello scavo di Pietramara che questa Amministrazione ha avviato e sostenuto negli anni anche grazie al valido supporto dell’Università della Tuscia, della Soprintendenza Archeologia, dell’Università degli Studi di Cagliari e del  Gruppo Archeologico Bassanese. Sono certo che mediante la valorizzazione delle presenze archeologiche si possa contribuire alla ricerca delle nostre origini e alla promozione di questa nostra terra.”

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