“Basta degrado!”: flashmob oggi a piazza Dante

di ANNA MAIA STEFANINI-

VITERBO- Piazza Dante. Una piazza ricca di storia, di immobili prestigiosi, con la fontana di San Giovanni in Zoccoli, che fu costruita molto probabilmente nel 1268; con la chiesa di Santa Caterina, con il liceo Scientifico, le case antiche, il parcheggio e con l’immobile del civico 18, tolto alla camorra, ora in pieno degrado. La casa fu confiscata nel 2002 a Matilde Ciarlante, che fu arrestata di recente e che era nella lista dei 100 latitanti più pericolosi.

L’immobile, ancora oggi, è in pieno abbandono.
Si è svolto oggi pomeriggio, 6 ottobre alle ore 16.30 proprio in piazza Dante, un flashmob contro il degrado nel centro storico promosso dal gruppo consiliare al Comune. Presenti, fra gli altri, Laura Allegrini, Antonella Sberna, Matteo Achilli, Luigi Maria Buzzi, Donatella Salvatori. Tutti insieme per dire: “Basta al degrado”.
Ha commentato Antonella Sberna:”Vedere un immobile come questo di piazza Dante ridotto così è veramente deprimente. Qui avrebbe potuto esserci un’attività ed era necessario procedere alla riqualificazione, magari usando i fondi del PNRR.
I proclami dell’amministrazione Frontini non sono calati nella realtà. Si racconta che va tutto bene, ma ci sono decine di spazi urbani lasciati così.
Ad oggi non ci sono atti riguardanti questi immobili. Esiste un’agenzia del demanio, ma non risulta che il comune abbia acquisito questo immobile.”

Buzzi ha aggiunto:” Sottrarre un bene al patrimonio della mafia è importante e ancor più essere in grado di riqualificarlo.
Tra l’altro, non è più in sicurezza. Bisogna agire con gli atti e non solo con gli annunci. Questo immobile deve essere parte del patrimonio cittadino.”

Matteo Achilli ha sottolineato: ” È inammissibile vedere questo immobile lasciato così allo stato brado, davanti al liceo scientifico. Bisogna ringraziare gli imprenditori che sono qui intorno che hanno comunque tentato di sistemarlo, ma è necessaria una riqualificazione.”.
Circa 120 metri quadri di casa lasciati lì, come fosse una discarica, che sembra essere pericolante, con un muro in parte crollato. La scalinata d’entrata, anch’essa rovinata e pericolante, è ricca d’erba e ci sono scritte e sporcizia tutte intorno. C’è chi dice:” No!”

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