Biblioteca Consorziale, Pelliccia: “Il progetto di indicizzazione dei Fondi Manoscritti andrà avanti anche nel 2022”

VITERBO – Riceviamo da Paolo Pelliccia (Commissario Straordinario Biblioteca Consorziale) e pubblichiamo: “Con profonda gratitudine, immenso orgoglio e grande speranza la Biblioteca Consorziale di Viterbo è lieta di annunciare che il progetto di Indicizzazione dei fondi manoscritti andrà avanti anche nel 2021/2022 e tutto questo a fronte del generoso e lungimirante rinnovo del finanziamento già messo a disposizione per l’anno 2020/2021 dalla Fondazione CARIVIT, istituzione sempre attenta alle esigenze culturali della Tuscia e della Biblioteca.

Si tratta di una notizia importante, che dovrebbe rendere orgogliosi tutti i viterbesi, perché grazie alla Fondazione CARIVIT, nel primo anno di vita di questo progetto è stato possibile portare avanti un complesso recupero dei fondi archivistici e dei manoscritti conservati nelle due biblioteche che compongono il la Biblioteca Consorziale. Difatti, grazie all’azione determinata del responsabile del progetto, il prof. Lorenzo Abbate, è stato possibile mettere in sicurezza questo importantissimo patrimonio storico e culturale, formato da oltre duecento metri lineari di materiale d’archivio che rappresentano una delle più importanti fonti storiche e culturali di Viterbo e della Tuscia intera. Un lavoro impegnativo, ma denso di soddisfazioni, che sta permettendo al Consorzio di dotarsi di uno strumento di facile accesso, che permetterà a tutti di poter conoscere e consultare i materiali che compongono questo immenso tesoro culturale. La Fondazione CARIVIT ha capito l’importanza di questo lavoro e le prospettive che ne conseguono, e la Biblioteca non può che dire grazie, ma dire grazie con il consueto impegno, affinché la nostra biblioteca e la nostra storia possano divenire accessibili a tutti. La collaborazione poi dei privati e delle aziende, tra cui quello di Ecologia Viterbo e dell’avvocato Antonio Delli Iaconi, ci ha permesso l’acquisto di specifici faldoni da conservazione.

Per tutto il lavoro svolto, ma anche per quello che resta da portare avanti non posso che dire ancora una volta grazie alla Fondazione CARIVIT, ma anche ai dipendenti del Consorzio, che in questo anno sono stati sempre disponibili e pronti a un lavoro anche fisicamente duro e stancante. Mi preme però esprimere anche un sincero plauso alla Soprintendenza bibliografica e archivistica del Lazio, nella persona della Soprintendenze dott.ssa Aurora Raniolo, che non posso non ringraziare di cuore per le facilitazioni e il costante aiuto prestato. La mia speranza è quella di poter presto promuovere nuovi progetti comuni, che attestino ancora di più alla cittadinanza l’importanza delle Fondazioni bancarie come la CARIVIT, ma anche la rilevanza delle istituzioni periferiche dello stato come la Sovrintendenza nella lotta per la difesa del nostro patrimonio“.

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