Biblioteca Consorziale, presentato il volume ‘’Il telaio magico, brevi lezioni sul Cervello’’

VITERBO – Venerdì 25 novembre, presso la sala conferenze “Vincenzo Cardarelli” della Biblioteca Consorziale di Viterbo, si è tenuta la presentazione del volume del prof. Giulio Maira ‘’Il telaio magico, brevi lezioni sul Cervello’’ pubblicato da Solferino editore.

L’autore, neurochirurgo di fama internazionale, ha dialogato con il giornalista e scrittore Carlo Piano accompagnando gli ascoltatori in un viaggio alla scoperta di ciò che di più complesso e prezioso ogni essere umano possiede: il proprio cervello.

«Nel Ventesimo secolo» scrive il professor Maira «si è compiuta una vera e propria rivoluzione nell’ambito delle neuroscienze», questo testo ne esplora gli esiti e ne delinea le incognite. Il volume che raccoglie per la prima volta le conferenze e lectio magistralis tenute nel corso degli anni, vuole mostrare, con un linguaggio semplice e chiaro il modo in cui funziona il nostro cervello e le scoperte che sono state conseguite nel corso degli ultimi anni, nonché i numerosi misteri che ancora cela questo organo così affascinante e complicato.

Partendo dal legame che intercorre tra arte e materia grigia il prof. Maira ha parlato ai numerosi presenti come ad es. anche il genio di Michelangelo, proprio negli affreschi della Cappella Sistina, abbia effettivamente dipinto dettagli dell’encefalo umano, quasi a voler sostenere un’incredibile intuizione: il dono più prezioso che Dio ha dato all’uomo non è la vita in sé, ma il cervello umano.

In seguito Carlo Piano ha chiesto al prof. Maira «la pandemia ci ha posto davanti ad un antico interrogativo: l’uomo è fatto per stare insieme?». Maira ha allora spiegato alla folta platea il fenomeno dei neuroni specchio: quando osserviamo un nostro simile compiere un particolare gesto si attivano nel nostro cervello gli stessi neuroni che agiscono quando siamo noi stessi a compiere quella determinata azione. Ciò funziona anche per le emozioni: se vediamo un nostro simile piangere attiviamo le stesse connessioni neurali del soggetto che compie l’azione. Questo è il riscontro fisiologico di ciò che chiamiamo empatia, che è alla base della reciprocità, principio fondamentale delle interazioni umane. Poi la discussione si è spostata sul concetto di felicità e di coscienza, abbiamo parlato intelligenza artificiale, della neuroplasticità e di quanto sia importante ricordare e dimenticare.

Un evento interessantissimo, coinvolgente e partecipato che ha mostrato al pubblico viterbese l’incredibile lavoro svolto dal prof. Maira durante la sua brillante carriera. Un incontro che ha arricchito tutti i partecipanti, con spiegazioni chiare e coinvolgenti e che ci lascia stupiti e affascinati da quanto magico e complesso sia il telaio che ci rende umani.

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