Bollette, CNA: “Le piccole imprese italiane pagano l’energia il 33,5% in più della media europea”

VITERBO – “Il recepimento della direttiva europea sul mercato interno dell’energia rappresenta l’occasione per risolvere le difficoltà del mercato italiano, soprattutto in vista dell’auspicato e definitivo superamento delle tutele di prezzo”. È ciò che sottolinea la CNA nel documento consegnato alla  Commissione Attività Produttive della Camera, indicando l’esigenza di rafforzare le condizioni di concorrenza e di trasparenza del mercato libero dell’energia elettrica.

La CNA tuttavia osserva che il rafforzamento della concorrenza non è sufficiente per realizzare un mercato dell’energia moderno ed efficiente. È necessario procedere rapidamente alla revisione strutturale della bolletta, trasferendo gli oneri che pesano soprattutto sulla platea delle micro e piccole imprese alla fiscalità generale.

Il costo dell’energia per le piccole imprese continua a rappresentare un elemento critico e di svantaggio competitivo. I dati dell’ultimo Osservatorio CNA sull’energia confermano che le piccole imprese pagano l’energia quattro volte di più rispetto alle grandi ed il 33,5% in più della media europea. La componente parafiscale della bolletta per una piccola impresa incide quasi per il 35% sul totale. La distribuzione degli oneri di sistema così fortemente sperequata tra le diverse categorie di utenti determina, inoltre, che le piccole imprese sono le principali finanziatrici del sistema senza avere alcun beneficio.

Per attenuare i recenti rincari dell’energia elettrica e del gas, il governo ha già adottato un intervento a luglio da oltre un miliardo e ha annunciato un nuovo intervento da circa 3 miliardi per il quarto trimestre, dimostrando che la componente fiscale della bolletta consente ampi margini per rimodulare la struttura della bolletta.

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