Bonus Lazio km 0: 10 mln di euro per le aziende che comprano prodotti made in Lazio

di WANDA CHERUBINI-

ROMA-Dalla parte delle imprese. Contributi a fondo perduto per i ristoranti che acquistano prodotti agroalimentari del Lazio. Questa mattina il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha presentato il bando ‘Bonus Lazio Km 0’ insieme all’assessore all’Agricoltura, Promozione della Filiera e della Cultura del Cibo, Ambiente e Risorse Naturali della Regione Lazio, Enrica Onorati e Paolo Orneli, Assessore allo Sviluppo Economico e Attività Produttive della Regione Lazio. Onorati ha detto: “Interveniamo a favore dell’intero territorio. L’acquisto di prossimità in questa fase complessa vuol dire anche minore mobilità extraregionale. E’ questa una tappa importante che ci ha visto impegnati in una serie di azioni: la costruzione di un sistema virtuoso di made in Lazio. Questo made in Lazio lo ritroviamo anche nelle fiere internazionali più importanti che finanziamo con un intervento triennale di promozione, con un contributo a fondo perduto per il settore zootecnico, caseaio, vitinicolo e food delivery. Continua il percorso con l’educazione al consumo presso le scuole attraverso il progetto “Sapere i sapori”. Per lo sviluppo rurale – ha proseguito Onorati – in tempi record abbiamo rimodulato l’approvazione finanziaria  immettendo ulteriore liquidità nel comparto agricolo. L’ultima misura di qualche giorno fa è quella con cui si è sostenuto oltre 115 ulteriori imprese start up agricole. Il nostro made in Lazio è come una casa, capace di fare sistema e motore di nuove sinergie, declinate nelle singole azioni con unico obiettivo: difendere l’agricoltura e l’agroalimentare del Lazio, biglietti da visita della nostra regione in tutto il mondo. Da un lato oggi noi promuoviamo i nostri produttori e coloro che possono  diventare ambasciatori delle eccellenze del Lazio a km zero. Viviamo tempi difficili, ma nel nuovo concetto di socialità non bisogna rinunciare all’incontro, ma parliamo di una nuova socialità nel rispetto delle regole e degli altri.  Viviamo un periodo complesso, ma dobbiamo ripartire dalla promozione della nostra regione, dal nostro made in Lazio. Ripartire anche premiando e guardando al futuro come facciamo oggi con i nostri ristoratori ed i nostri produttori laziali”.

Nello specifico è andato l’assessore Orneli: “Mettiamo a disposizione 10 mln di euro, frutto della programmazione 2014-20,  ma diventerà la prima azione integrata della nuova programmazione 2021-27. Il messaggio che vogliamo dare è il seguente: “Da oggi oltre alla strategia nazionale ci sarà un’azione che si ripeterà ogni anno e che punta a rendere strutturale la nostra rete di ristoranti, agriturismi, aziende di catering ed i nostro prodotti locali di eccellenza. Ci rivogliamo ai circa 18 mila aziende registrate in Camera di Commercio,  compresi i ristoranti e gli alberghi ed ai produttori di prodotti certificati come made in Lazio. Oggi partiamo con le denominazioni d’origine, quindi, vini, oli, formaggi e salumi. Ma l’impegno già preso io ed Enrica è ragionare per allargare il paniere dei prodotti che andranno sulle tavole dei ristoranti. Con le associazioni del mondo dell’agricoltura vogliamo utilizzare questo passo che facciamo come test per migliorare la misura. E’ un bando semplice : aprirà il 20,  online bisognerà depositare la fattura individuando qual è quella riferita ai prodotti made in Lazio e l’iban. Con Lazio crea siamo d’accordo che nel giro di 10 giorni possiamo mandare rimborso del 30 per cento per spese legate all’acquisto di prodotti laziali, da un minimo di contributo  di 500 euro ad un massimo di 5 mila euro. Questo significa che con questi 10 mln  ci sarà un effetto leva di 30 mln di euro in più di acquisti laziali. Questa misura sarà cumulabile con altre misure di sostegno al settore. Non ci fermiamo qui. Ci sono almeno altre 4 misure online che riguardano le imprese anche della ristorazione: sta proseguendo il nostro programma Food innovation up, laboratori di innovazione con cui accompagniamo le imrpese a sviluppare nuovi prodotti agroalimentari. Finora coinvolte oltre 900 aziende e stiamo lavorando su 45 nuovi prodotti agroalimentari anche in partnership con centri ricerca e università. La seconda è la leva finanziaria: un nuovo modello di sviluppo più sostenibile e più legato al territorio. Il presente è di difficoltà, la Regione Lazio è quella che ha messo più risorse sul sostegno alle liquidità delle imprese, sostenendole 30 mila ed è online anche la misura dei presiti bay alle imprese gestite dalle banche Unicredit, Unicredito cooperativo e Banda di Sondrio, che rimborsa con un fondo perduto del 70 per cento gli interessi di questi prestiti bay. Inoltre, durante il lookdown non si è fermato il nostro piamo di internazionalizzazione e abbiamo finanziato 350 progetti di internazionalizzazione da parte imprese laziali e  una quota rilevante riguarda l’agroalimentare. Quarto e ultimo punto: stiamo lavorando e a novembre ed uscirà un nuovo  bando sulle reti di imrpesa del commercio. Abbiamo finanziato con il precedente bando già 150 progetti. Puntiamo col nuovo bando a mettere in campo una strategia che dica alle imprese di non essere sole”.

Il presidente della Regione, Nicola Zingaretti ha affermato: “Stiamo dentro una crisi sanitaria con un aumento dei contagi dovuta alla frequentazione delle persone. Voglio dire grazie al mondo del commercio e dell’artigianato perché nelle nostre città la riapertura dei negozi di tutte le merci ha rappresentato dei presidi di buona condotta,  in parte anche difesa con la sanificazione delle mani, con i cartelli sulle mascherine ed appelli di grande educazione con presidi non scontati. Grazie a chi nella rete commerciale ha combattuto per rispettare le regole e andare avanti. Ora noi vogliamo continuare a vivere, ma dobbiamo sapere che significa due cose: seguire le regole ed aiutare l’economia. Seguire le regole significa non fare cinquecento cose, ma soprattutto fare quattro cose semplici: aumentare la distanza, tenere la mascherine, igienizzare le mani e gli ambienti ed evitare gli affollamenti. I provvedimenti del governo assunti ieri sera sono molto opportuni perché il virus mette a rischio per irresponsabilità di pochi l’intera economia. Le regole sono quattro, vanno rispettare perché il Covid è presente e va combatuto. Abbiamo la stragrande maggioranza di attività produttive che sta difendendo le regole, ma purtroppo per colpa di individui che non lo fanno il contagio sale fino a contagiare persone che non hanno fatto nulla.  Invito soprattutto in queste ore a rialzare livello d’attenzione come i primi giorni, con la distanza di sicurezza nei ristoranti, attenzione a raccogliere un numero di telefono per ogni tavolo quando ci si siede, attenzione dentro gli esercizi commerciali di non permettere a nessuno di muoversi senza mascherina. Noi facciamo tutto questo perché non vogliamo il lokdown, ma se si sperimentano forme di vita sociale, produttiva e commerciale che tengano sotto controllo la curva epidemiologica.  Sono aumentati i numeri dei tamponi, importanti per individuare i positivi e  per evitare che i contagi aumentano. Ma se poi tra le persone non c’è questo senso di responsabilità la battaglia è difficile vincerla. Siamo  assolutamente coscienti della necessità di sostenere l’economia e determinate fasce di attività produttiva che con lo smart working e il timore di andare nei locali hanno sofferto più di altri.  Il provvedimento di oggi unisce due settori produttivi: quello della ristorazione e quello della produzione agricola, andando incontro ad una ridistribuzione della ricchezza  con un bonus di 10 mln di euro. E’ un passo in avanti che va incontro all’incoraggiamento dei ristoratori, favorendo quella produzione agricola del nostro territorio che entra in un mercato che non ha come obiettivo principale l’acquisto di  prodotti a  km zero. Vedo in questo bonus Lazio di 10 mln di euro anche una possibile sperimentazione di aiuto di un’economia regionale che rimane nel territorio regionale stesso e quindi rende più forte la nostra economica. Ovviamente siamo tra le prime regioni italiane ad dottare questo provvedimento. Abbiamo sperimentato per la prima volta dopo il dopoguerra la cassa integrazione anche per un solo dipendente. Oggi ripartiamo favorendo gli acquisti con il 30 per cento di sconto. Diciamo così di tornare a vivere in sicurezza, immettendo nel mercato liquidità, soldi pubblici, che vengono dall’accordo sottoscritto con il ministro Provenzano sulle risorse europee. Vediamo come va. Il nostro impegno è quello di trovare risorse per rifinanziare questa misura. Dobbiamo tornare a vivere con sicurezza e sostenendo le imprese che stanno combattendo”.

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