Calcio, Franco Bacchi sulla panchina della Vigor

ACQUAPENDENTE ( Viterbo) – Il più longevo giocatore della storia calcistica aquesiana plana morbidamente sulla panchina di quella Vigor dove tutto è iniziato. Franco Bacchi, timoniere di quei giallobù che tra gli anni 90 e quelli 2000 hanno sfiorato in più di una occasione di approdare in Interregionale ma che il postcovid ha ridimensionato fino a farla nuovamente iniziare dalla Seconda Categoria.

D) Quando lo hanno chiamata a guidare la Vigor è stato deciso: una squadra aquesiana fatta da aquesiani. E’ soddisfatto di come il progetto è stato avviato ?

R) Si. Perchè prima di accettare ho condiviso il progetto presentatomi dal Direttore Sportivo Giordano Serafinelli. E mi ci sono fiondato anima e corpo perché nutro enorme affetto per questi colori in cui ho mosso i primi passi. Enorme importanza il fatto che aquesiano è anche tutto lo staff di collaboratori: Edoardo Mazzuoli (preparatore atletico), Gianni Tascini (preparatore portieri), Cristian D’Amico (viceallenatore)

D) Quale è l’obiettivo che la Società si prefigge in questa stagione 2023-2024 )

R) Zero pressioni. Obiettivo è cementare ulteriormente un gruppo che peraltro presenta già buone dinamiche interazione. Miriamo a fare buon calcio e riportare la gente allo Stadio a rifare Vigor.

D) Che tipo di Campionato si aspetta e quali sono le principali candidate al passaggio in Prima Categoria ?

R) Vogliamo esprimerci su buoni livelli. Spetterà ai tre-quattro giocatori d’esperienza fare da “chioccia-aiuto” ai più giovani. I movimenti di mercato estivo hanno detto che Querciaiola, Canino e Tarquinia hanno tutte le carte in regola per il passaggio di Categoria. Non sottovaluterei poi i cugini della Virtus. Si è mosso molto bene anche il Gradoli e se il Proceno, se ripescato, potrà togliersi soddisfazioni. Non speriamo di far parte delle consuete sorprese.

D) In questi anni hai contribuito alla ascesa tattico-tecnica di formazioni come Proceno e Torrese. Come giudica il livello qualitativo di Campionati in cui si fa tutto per divertimento e passione ?

R) Mi ritengo fortunato di aver allenato due squadre in cui l’obiettivo primario era il divertimento. E ringrazio Dirigenti fantastici sempre pronti ad aiutarm. Per quanto riguarda il livello qualitativo risente del fatto che purtroppo sempre meno giocatori si avvicinano a queste Categorie. Allestire rose quantitativamente organiche e organizzate è sempre più una vera e propria impresa.

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