Cambio di piani per l’apertura del nuovo reparto Ematologia di Belcolle, conclusa conferenza Ail

di SIMEON SCANLON –

VITERBO – Oggi, alle 15:00, presso la Camera di Commercio di Viterbo Rieti, si è tenuta una conferenza stampa volta ad ospitare un appello all’Asl riguardante il cambio di piani per l’apertura del nuovo reparto ematologico dell’ospedale Belcolle.

Ad aprire l’incontro l’ingegnere Patrizia Badini, spiegando che l’appello nasce perché per 18 anni si è attesa la realizzazione di questo nuovo reparto all’ottavo piano dell’edificio A3 del Belcolle, e il cambiamento delle tempistiche di apertura rischia di avere ripercussioni per i pazienti. “Il commissario dell’Asl – sottolinea – che dopo aver affidato il piano progettato per il reparto ematologico al reparto di chirurgia per questioni di norma, ha promesso, il 24 gennaio, tramite una comunicazione ufficiale, che un altro piano verrà messo a norma per il reparto di ematologia entro aprile, ma non sono certa che verranno rispettati questi tempi”.

Parlando per l’AIL, chiede all’Asl di muoversi per assicurarsi che i pazienti vengano presi in considerazione in qualsiasi decisione, dato che ci sono dei casi molto gravi, alcuni dei quali “anche solo [a vederli] mi ha fatto stare male”. Chiede se temporaneamente si possano trasferire i pazienti al reparto che è stato affidato al dipartimento di Ematologia finchè non si trovi una soluzione, dato che i pazienti non possono subire le conseguenze di decisioni logistiche. Sottolinea anche che sono stati messi da parte fondi per la casa AIL, dove potranno stabilirsi pazienti e le loro famiglie a fine del loro ricovero, ma la struttura non potrà aprire finchè non sarà funzionale il reparto.
Il Dott. Montanaro, ematologo, parla della storia del reparto di Ematologia, che ha avuto difficoltà durante il 2020 per complicazioni create dalla pandemia COVID-19. “Dopo una grande attività negli ultimi anni, particolarmente nei trapianti di cellule staminali e ricoveri per leucemia – spiega – problemi interni alla struttura di Belcolle hanno costretto una media di 16 pazienti all’anno a doversi far curare negli ospedali di Montefiascone, Ronciglione e in certi casi fuori provincia”. “Un trapianto ai costi attuali costa sui 75,000 mila euro – rimarca – mentre altri trattamenti per la leucemia costano tra i 30,000 e i 40,000 mila, che comporta forti tensioni ai pazienti e alle loro famiglie. I piani per un espansione del reparto di degenza a Belcolle avrebbero ampliato l’abilità dell’ospedale nel trattare pazienti con la leucemia, ma le allocazioni di fondi per questo trasferimento non sono più proseguite a seguito di un decreto dell’Asl, che invece ha intenzione di creare una nuova struttura che dovrebbe essere completata entro la fine dell’anno. I locali che erano stati messi da parte per l’espansione, destinati al reparto di chirurgia, non sono utilizzati in questo momento”.
Dice la sua anche il Presidente Nazionale AIL Giuseppe Toro, esponendo il bisogno di partire dalla necessità di curare i pazienti. Secondo lui, l’ottavo piano ha troppi spazi per coprire tutte le chirurgie necessarie e spera che il dirigente faccia una decisione supplementare, considerando che quest’area è specificamente progettata per pazienti di malattie ematologiche, molti dei quali devono fare trapianti; se non hanno spazio a Viterbo, molti pazienti dovranno subire “sforzi ingiustificabili”. Spera che questa conferenza possa far partire la conversazione sulla necessità di portare avanti il progetto originale per il reparto ematologico.

Intervento anche da parte della sindaca Chiara Frontini: “Supporto gli sforzi da parte dell’AIL in quanto noto che le decisioni dell’Asl siano un utilizzo poco efficiente delle risorse mediche”.

Parla, infine, un membro del pubblico, sottolineando che la decisione del commissario è una “vergogna”, dopo tutti gli anni passati nello stabilire una struttura apposita per le malattie ematologiche e spera che intervengano rappresentanti pubblici per stabilire come vengono spesi i fondi pubblici. 

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